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Barbanti: Centro Protesi Inail, pubblica assemblea per chiarire ruolo della struttura

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Rispetto alle interessanti novità emerse dall’incontro di cui abbiamo appreso attraverso un comunicato stampa di sabato 17 giugno, chiedo che il delegato regionale per la sanità, il presidente ed il vicepresidente della commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di previdenza ed assistenza sociale, il direttore generale dell’ASP di Catanzaro partecipino ad un pubblico incontro in Lamezia Terme.

Centro Protesi Inail - pubblica assembleaComunicato Stampa
Non si tratta solo di assicurare la data dell’apertura che continua a slittare, ora a fine anno 2017.
Si tratta di dire alla Città le funzioni che in quella struttura si intendono attuare perché non può bastare cambiare il nome in “Polo Riabilitativo sanitario integrato Inail-Regione Calabria” che viene dopo “Centro di Riabilitazione”,”Centro di Riabilitazione Protesi e Ricerche”,”Polo Integrato ASP di Cz-INAIL”.
In una pubblica assemblea, ancor meglio, nella sede istituzione del consiglio comunale, si dovrà chiarire cosa sia e che funzioni avrà il “Centro Diagnostico Polispecialistico (CDPR)” e che significato ha l’annuncio della presenza dell’officina protesica, che sembra proprio in contrasto con la denominazione.
Se le funzioni sono ancora quelle previste dopo la visita del 12 dicembre 2015 degli stessi attori dell’attuale tavolo istituzionale, compreso il presidente della commissione parlamentare, Di Gioia, il vicepresidente Galati, il presidente Oliverio, con la presenza anche del sindaco della Città, allora dobbiamo dire che si tratta dell’ennesimo annuncio che intende fuorviare l’attenzione dell’intera Città sulla questione Centro Protesi INAIL di Lamezia Terme.
Le spese effettuate per costruirlo di 10 milioni di euro e quelle imprecisate che si continuano a spendere per modifiche alla struttura appena completata. Le spese di affitto e di manutenzione che sembra superino 15 mila euro al mese, trattandosi di risorse pubbliche, devono trovare motivazioni di interesse collettivo, che continuiamo a non vedere.
La Regione decida rapidamente perché l’indirizzo attuale porta all’apertura di una sede di riabilitazione a gestione dell’azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e le spese che si stanno assommando vanno nella stessa direzione.
Se la decisione è che vanno attivati i 40 posti di riabilitazione, disponibili da tre anni, bisognerebbe anche chiarire definitivamente e pubblicamente se ci sarà bisogno di spostare anche il reparto di riabilitazione ora operante nel nostro ospedale e costringere i pazienti a raggiungere una sede a 19 chilometri di distanza, isolata e lontana del presidio ospedaliero, oppure se tutto possa rimanere inalterato nel presidio ospedaliero.
Infatti, l’attivazione dei posti letto, che avrebbe già dovuto essere attuata, sarebbe immediatamente possibile nei locali del presidio ospedaliero che nella struttura ha anche un locale destinato alla riabilitazione. Anche l’INAIL, se deve espletare attività ambulatoriali, potrebbe trovare spazi adeguati nel presidio ospedaliero.
La struttura Centro Protesi INAIL di Lamezia Terme ha funzione, significato e giustificazione delle spese solo se è presente l’officina protesica, cioè una fabbrica di protesi, come viene oggi detto.
Perciò è molto importante che venga data conferma in una pubblica assemblea, che sono sicuro troverà unanime consenso.

Sebastiano Barbanti

Deputato PD

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