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A Cosenza menzione speciale per la scrittrice lametina Simona Barba Castagnaro

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Menzione speciale per la lametina Barba Castagnaro

Premiata Simona Barba Castagnaro al Concorso nazionale ed internazionale di poesia e narrativa

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Menzione speciale per la lametina Barba Castagnaro

Comunicato stampa:

Cosenza – Si è tenuta presso la sala capitolare del chiostro di San Domenico a Cosenza, la premiazione dell’ottavo Concorso Nazionale ed internazionale di poesia e narrativa organizzato dall’Associazione socio-culturale “Club della Poesia” e dal suo presidente Andrea Fabiani.

La serata è stata condotta dallo stesso Fabiani ed è stata contornata dalle note del maestro Piergiuseppe Maggi, dalle voci narranti di Massimo Cistaro e Tonino Buffone e dai dipinti di Marcello La Neve, Francesca Mirabelli e Calì la Rebelle.

Tra i premiati del concorso, figura la scrittrice lametina Simona Barba Castagnaro che si è guadagnata una Menzione Speciale per il suo libro dal titolo “Annerita di condensa”, nella sezione “E” concernente libri editi di poesie.

La poetessa – ha commentato la giuria – nel tracciare un percorso di vita vissuta, ci regala una indelebile lezione di vita”.

“Annerita di condensa” delinea infatti una dolorosa esperienza vissuta e descrive tutto ciò che consegue alla creazione di un muro emotivo dovuto a tale specifica esperienza. Il libro narra di conseguenza le gesta, le vicende e i pensieri più reconditi di un ego oppresso, a tratti cinico e disincantato, ma profondamente umano.

Quattro mura circondano questo ego da un lasso temporale lunghissimo. Le pareti perciò sono annerite dall’acqua, da quell’acqua che fluisce e che continua a fluire facendosi metafora, da quell’acqua che scorre al pari del tempo e che lo fa col medesimo carattere inesorabile ed in maniera tendenzialmente crudele anch’essa.

L’acqua e il tempo allora si scandiscono e filtrano tra le mura, tra mura necessarie ed invalicabili, ma necessitanti di un tentativo di evasione con l’ausilio di un’incisiva e speciale figura, di un dolcissimo uomo fuori ed oltre il tempo, di un padre fuori ed oltre lo spazio, ma ben piantato nella più grande voragine del cuore e nella sede ultima e prima di ricordi inestinguibili.

E se attraverso questo libro, dunque, l’autrice ha aperto il proprio mondo interiore, il riconoscimento ottenuto testimonia la preziosa presenza in città di giovani appassionati che fanno leva sulla cultura al fine di ampliarla a totale forma di condivisione e di riflessione

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