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L’etimo fuggente

2 min di lettura

L’uomo, dall’alba delle civiltà, è cogitato per delle progettualità: una creat-ura nell’ag-enda del proprio sé, da sempre, ab ovo.
etimo fuggenteMessa da parte la quaestio antica se sia nato prima l’uovo o la gallina, cosa superflua ora, andiamo al sodo (non l’uovo, attenzione!), o meglio al nocciolo della discussione.
Intrinsecamente, mettendo in campo la filosofia del linguaggio, la persona è, niente poco di meno che, “un addendo sintattico tipico della coniugazione perifrastica attiva” (vd. lat. creaturus, a, um) “nel dover etico del gerundivo” (vd. lat. agendus, a, um ).
Sembra una presentazione sensazionale da palcoscenico, eppure è così, perché la storia, almeno quella, non sa stendere veli pietosi!
Il fattore classico legittima questa fattura di una buona ingegneria genetica. Fascinatio, non roba da malocchio!
Insomma, ogni individuo, in tutto e per tutto, è anche una grammatica di parti variabili ed invariabili. Poveri noi! Ma no, Stupefacente!!!
“La grammatica, la stessa arida grammatica, diventa qualcosa come una stregoneria evocativa; le parole risuscitano rivestite di carne e d’ossa, il sostantivo, nella sua maestà sostanziale, l’aggettivo, abito trasparente che lo veste e lo colora come una vernice, e il verbo, angelo del movimento che dà l’impulso alla frase”.

(Charles Pierre Baudelaire, Le Poème du haschisch)

Morfologia, Analisi logica e Periodi nella carne della vita adamica. Una bella dipendenza, direi!!!

La tradizione d’eccellenza, quella di classe, permea visibilmente la comunicazione ed è, kantianamente parlando, Sublime! Vediamolo in un piccolo binomio, mentre le parole si mettono in riga, proprio come i numeri. L’ablativo assoluto, entrando in medias res, è una delle forme sintattiche più comuni recepite dalla lingua italiana: tutti, senza privilegi e distinzioni, usiamo abitualmente espressioni participiali del tipo “stando così le cose” (sic stantibus rebus), “seduta stante”, “nessuno escluso”, “detto ciò”, “fatto ciò” (anche “detto fatto”), “colta la palla al balzo”, “vista la mala parata”, “eccettuati i più”, “salvo pochi”.
Altre volte la forma verbale ha assunto un valore preposizionale, ma senza mai alterare un costrutto, costruito storicamente per fare unità: “durante la mia assenza” (<mentre dura la mia assenza>, nell’accezione antica , vd. lat. me absente), “nonostante la pioggia” (<non ostando> dal lat. obstare, “opporsi”, cioè <<non opponendosi la pioggia>>), “ciò nonostante” (<non ostando ciò>), “vita natural durante” (<mentre/finchè dura la vita naturale>, dal lat. durare “aver durata”).
Magari prendessimo spunto dalle regole linguistiche per farne educazione alla cittadinanza! La coesione la fa il conto ed il rac-conto! Ecco perché non ci capiamo bene, oggi!

Prof. Francesco Polopoli

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