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Lamezia. La comunicazione sociale nel servizio civile

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Lamezia. La comunicazione sociale nel servizio civile

Lamezia. La comunicazione sociale nel servizio civile

LAMEZIA. Il laboratorio di comunicazione sociale nell’ambito del percorso formativo di Arci Servizio Civile Lamezia – Vibo Valentia è nato tre anni fa.

Una sperimentazione unica in Italia che, di anno in anno, sta dando proficui frutti in relazione all’impegno che i volontari stanno manifestando nella promozione della loro attività; nel raccontare casi e situazioni attenzionati nel corso dell’attività di servizio civile.

Una “cultura dell’incontro” che ha portato all’elaborazione di storie scritte e di docu-film, alla creazione di mostre fotografiche, alla realizzazione di fumetti e anche di lavori teatrali.

La sperimentazione avviata tre anni fa dalla giornalista Maria Scaramuzzino è stata presa in considerazione da Arci Servizio Civile nazionale e sembra che l’esperimento sarà mutuato in altre sedi Arci Servizio Civile del Paese;

i responsabili della Lombardia hanno già manifestato interesse per avviare una collaborazione per i laboratori di comunicazione sociale, nel programma di formazione per il Servizio Civile.

La notizia è stata data da Antonella Di Spena, responsabile di Arci Servizio Civile Lamezia – Vibo, nel corso dell’evento “Un anno d’impegno a favore della comunità”, durante il quale i volontari lametini hanno presentato i loro progetti e i lavori realizzati nell’ambito del laboratorio di Comunicazione Sociale. Donare memoria, Parole e saperi, Integra e Insieme è cultura, Per-corso legalità, Su le mani – Non ho l’età, Idee in movimento, Arte…mente.

Queste i percorsi progettuali che hanno coinvolto finora decine di giovani volontari in ambiti diversi come la disabilità, l’immigrazione, gli anziani, la malattia d’Alzheimer, la valorizzazione del patrimonio storico-culturale del territorio, i servizi sociali.

All’evento hanno partecipato anche i volontari di Arci Crotone che hanno presentato un momento dello spettacolo “Viandanti della libertà”, realizzato nell’ambito del progetto Call me.

La performance ha rappresentato con un forte impatto emotivo temi come la guerra, il lavoro, l’amore, l’arte. Presenti anche i volontari di Arci Reggio che hanno raccontato il loro progetto Straicht, ovvero la loro straordinaria avventura che li vede impegnati a riqualificare un immobile confiscato ad un boss locale re dei video poker; lo stabile è oggi un centro polivalente, luogo di aggregazione, presidio di legalità.

Il laboratorio di comunicazione sociale, quest’anno, si è anche avvalso della collaborazione della giovane videomaker lametina Antonia Butera che ha realizzato i lavori filmati in piena sinergia con gli stessi volontari.

Ospiti d’eccezione le poetesse lametine Ines Pugliese e Luciana Parlati che hanno recitato dei loro componimenti riguardanti la valorizzazione del territorio e l’accoglienza degli immigrati che arrivano nel nostro Paese dopo aver vissuto delle ‘moderne odissee’ tra fame, guerra e maltrattamenti di ogni genere.

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