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Lamezia, donna deceduta nel 2012: non era caso di malasanità

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Lamezia Terme - LameziaTerme.it

Ospedale Lamezia Terme

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dell’Avvocato Serena Glyronakis in merito al provvedimento di archiviazione della denuncia da parte dei familiari della Signora Loredana Riccio, ricoverata e poi deceduta presso l’Ospedale di Lamezia Terme

Nel dicembre 2012 decedeva presso il Reparto di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Lamezia Terme, la sig.ra Riccio Loredana, ricoverata presso la stessa U.O. di Anestesia e Rianimazione circa 15 giorni prima.

caso di malasanitàI familiari sporgevano denuncia presso la Procura della Repubblica di Lamezia Terme che indagava dapprima tutti i medici dell’U.O. di Anestesia e Rianimazione che avevano avuto in cura la Riccio e successivamente anche alcuni cardiologi e ginecologi.
Ieri il provvedimento di archiviazione emesso da parte del Presidente di Sezione Penale del Tribunale di Lamezia Terme, in funzione di Gip, dott.ssa Carè, dopo un lungo excurus procedimentale che ha visto succedersi tre perizie e due incidenti probatori.
Il caso è stato così portato all’attenzione di numerosi esperti quali il Dr. Massimo Rizzo, Medico Legale, il Prof. Ricci, docente di Medicina Legale presso l’Università Magna Grecia di Catanzaro, e i Prof. Biasucci e Oliva, docenti, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, rispettivamente di Cardiologia e Ginecologia.
Già nella prima perizia il dott. Massimo Rizzo, aveva fatto emergere l’impeccabile condotta tenuta da tutti i dirigenti sanitari appartenenti all’U.O. di Anestesia e Rianimazione, che avevano avuto in cura la Riccio.
Anche nella seconda perizia, effettuata a seguito di nuovo incidente probatorio, che aveva visto coinvolti anche altre figure professionali di dirigenti medici cardiologi e ginecologi, il collegio dei periti, ha evidenziato come tutti i sanitari coinvolti ed in particolare i medici dell’U.O. di Anestesia e Rianimazione, abbiano fronteggiato in maniera più che appropriata il grave quadro clinico della Riccio, già compromesso al momento dell’ingresso in reparto.
Il Collegio di periti ha affermato che sono stati garantiti i più adeguati livelli di assistenza terapeutica oltre che diagnostica e che i rianimatori hanno richiesto una serie di accertamenti diagnostici appropriati alla necessità del caso.
Sulla base di tali risultanze, il Presidente del Tribunale ha allora accolto la richiesta di archiviazione formulata dal P.M. Marta Agostini scongiurando ogni dubbio sul fatto che il caso della sfortunata sig.ra Riccio sia riconducibile ad un caso di malasanità lametina.

Avv. Serena Glyronakis

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