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Matteo Mercuri campione d’oro di karate

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Lamezia è sicuramente una città piena di giovani, ma anche di talento e perseveranza. Quando questi fattori si incrociano danno vita ad atleti come Matteo Mercuri: giovanissimo, pieno di vita, di sana ambizione e voglia di crescere per diventare qualcuno.

Matteo MercuriI ragazzi dediti allo sport come lui probabilmente sono pochi, e quei pochi dedicano le loro giornate ad allenarsi in sport come il calcio, la pallavolo e, in alcuni casi, il nuoto e la danza. Il giovane Mercuri, invece, dedica tutto se stesso al karate, trascorrendo un’ora e mezza ogni giorno ad allenarsi nella palestra di famiglia, eseguendo esercizi che mirano al miglioramento della tecnica, della rapidità e della velocità, componenti da lui definite come ”il cuore del karate”. Gli chiediamo se accompagna l’allenamento fisico con una particolare dieta o alimentazione ma la sua replica è: “Sono dell’idea che uno sportivo debba mangiare tutto. Io mangio di tutto, non seguo una dieta specifica. Soltanto il giorno prima di una gara mangio una determinata quantità di alimenti, ovviamente non mangio cibi pesanti o troppo leggeri”.

Ci racconta, poi, come all’età di 7 anni, la sera precedente alla sua prima gara (il Campionato Italiano del 2009 svoltosi a Reggio Calabria), non riusciva a pensare a nient’altro se non all’incontro, accumulando così ansia e timori, nonostante combattesse dall’età di 5 anni. Ciò non compromise il risultato della gara nella quale si classificò primo nella sua categoria portando a casa la prima di una lunga serie di vittorie. I primi anni, quando veniva informato di dover partecipare ad una competizione si sentiva scombussolato e, in un certo senso, preoccupato ma adesso, dopo diverse esperienze, non è più vittima di quel “timore pre-gara” e affronta gli incontri in modo tranquillo, sicuro dell’allenamento e del lavoro svolto con dedizione e disciplina.

A dimostrarlo sono i suoi successi: la vittoria alla Golden Cup, al World Open Cup o al Grand Prix dove si è classificato per i campionati mondiali che si terranno a Dublino e porteranno il nome della nostra città in tutto il mondo.

La World Open Cup (Coppa del Mondo di Karate) è stata la gara più importante di questo 2016-2017 e si è svolta nel dicembre 2016. In quell’occasione Matteo ha affrontato due incontri vincendoli entrambi. Ma le competizioni non finiscono qui, il 5 febbraio il karateka lametino percorre parte dello Stivale fino all’Emilia-Romagna per concorrere al Grand Prix. Affronta e vince tre incontri: il primo senza alcuna difficoltà prima del limite con una proiezione 2-0, il secondo con le stesse modalità mentre si aggiudica la vittoria del terzo con un’energia diversa, data la consapevolezza di star combattendo con il più bravo della sua categoria presente all’evento. “È stato il concorrente che mi ha fatto sudare di più” ci confessa con un sorriso.

Nove anni di allenamento e un padre-maestro come Aldo Mercuri portano sicuramente l’atleta a raggiungere risultati come questi. Matteo inoltre non è l’unico allievo del prof. Mercuri ad aver portato a casa vittorie di un certo livello, infatti anche le atlete Aurora Mascaro e Sara Talarico sono entrambe classificate per i mondiali di Dublino.

Un esempio da trasmettere ai giovani ribadendo l’importanza dello sport e il significato di una disciplina come il karate, arte che tende a rafforzare il corpo e lo spirito, spesso sottovalutata o, addirittura, ignorata.

Angelica Ventura

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