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Ospedale Lamezia, in corso sit-in di protesta

2 min di lettura

Protesta in corso all’ospedale lametino

LAMEZIA. Il Coordinamento sanità 19 Marzo ha organizzato un sit-in di protesa davanti all’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme. Un modo per dare voce a tutti i cittadini, associazioni, sigle sindacali, medici, infermieri, comitati dello sport, singoli e gruppi sociali, anche del comprensorio, ma soprattutto per dare voce alla sanità lametina.

Peccato che, nonostante la protesta sia attualmente in corso, la partecipazione risulti piuttosto scarsa e certamente non quella che il Comitato si aspettava, trovandosi invece di fronte a una città che non ha risposto all’appello accorato del Coordinamento, che non risponde quando ce n’è bisogno.

Eppure tanti i comunicati stampa e le lamentele dei cittadini che si susseguono e che spesso denunciano le condizioni in cui versa il nosocomio lametino ma, come è noto ai più, da che mondo è mondo verba volant. La domanda allora non può non sorgere spontanea: forse l’argomento “sanità lametina” non desta più così tanto interesse?

Tra i pochi presenti al sit-in i rappresentanti del Tribunale del malato, l’ex sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro accompagnato da alcuni ex consiglieri.

“Noi non molliamo – ribadisce il presidente del Comitato Oscar Branca -. Abbiamo avuto la risposta degli studenti delle scuole, che oggi sono venuti qui a difendere il loro futuro. Se si vuole bene alla città e la si vuole migliorare bisogna capire che c’è necessità che gli adulti partecipino.

È facile delegare gli altri su problemi che riguardano tutti. Noi non ci stiamo allo smantellamento della Dulbecco che vuol portare tutto a Germaneto, ridimensionando questo ospedale a un pronto soccorso”.

Branca dal canto suo dunque continua a chiedere un incontro con il governatore della Regione Calabria Mario Oliverio. Se ciò non dovesse avvenire il Comitato andrà avanti, “questa volta con qualcosa di ben più eclatante di un semplice sit-in”. “La città è morente, non vede luce, almeno la sanità dovrebbe essere importante”, conclude il presidente del Comitato.

V.D.

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