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Al parco della biodiversità di Catanzaro il primo Summer Camp Aita in Calabria

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Summer Camp Aita-LameziaTermeit

Un’esperienza volta a favorire l’inclusione sociale di ragazzi con disturbi dello spettro autistico

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Comunicato stampa:

Lo sport come strumento per migliorare le capacità di relazionarsi con gli altri, abbattere le barriere, fare rete tra famiglie, attivare percorsi virtuosi.

È questo lo spirito dei Summer Camp Aita, che per la prima volta si è svolto in Calabria nel mese di luglio, per quattro settimane al parco della biodiversità di Catanzaro, promosso e fortemente voluto, dopo diversi anni di ricerca della struttura e di interlocutori locali, da Progetto Aita Onlus presieduta dal professore Luigi Mazzone neuropsichiatra infantile, in collaborazione con la Comunità Progetto Sud e l’associazione culturale Unite ad Arte.

Attività sportive, dal basket al calcio, dalla piscina alla danza, giochi di gruppo, esperienze di socializzazione e divertimento hanno caratterizzato il campus coordinato dalla dottoressa Chiara Carnovale, che ha coinvolto nove ragazzi tra i cinque anni e mezzo e i sedici anni con disturbo dello spettro autistico, con tutor specializzati che hanno seguito i ragazzi durante le quattro settimane.

Al Summer Camp calabrese, ha partecipato anche la coordinatrice nazionale del progetto Summer Camp Aita, la Dott.ssa Laura Maria Fatta, che ha seguito da vicino la costruzione del progetto e si è recata in loco per la supervisione tecnica e per verificare che anche il camp calabrese fosse in linea con gli standard nazionali degli altri camp Aita.

Ogni mattina, dalle 8.30 alle 13. 30, i ragazzi sono stati impegnati nelle diverse attività, suddivisi in gruppi in base all’età. Secondo un modello ormai strutturato da anni, lo staff del Summer Camp Aita è composto da un neuropsichiatra infantile, da uno psicologo coordinatore e dai tutor chiamati in particolare a seguire i ragazzi e a promuovere interazione e socializzazione.

Tra le scommesse del progetto ispirato e voluto dal professore Mazzone, che nel 2003 diede vita al primo Summer Camp Aita a Catania avviando un’esperienza estesasi poi in altre tredici città italiane, l’avvicinamento tra ragazzi con disturbi dello spettro autistico e ragazzi normodotati: i Summer Camp Aita si svolgono affiancandosi ad altri campi estivi, nell’ottica di superare pregiudizi e barriere e puntare sul coinvolgimento dei ragazzi attraverso lo sport e il gioco.

Lo staff del primo Summer Camp Aita si dichiara soddisfatto “per aver avviato per la prima volta anche in Calabria un’esperienza positiva, che da anni si realizza in diverse città, puntando sullo sport e il gioco come mezzi di socializzazione. Abbiamo toccato con mano l’entusiasmo dei ragazzi, le relazioni che si sono create tra famiglie, che si organizzavano tra loro per portare i ragazzi al campus e venirli a prendere. L’intuizione del professore Mazzone di dar vita ai Summer Camp va nella direzione di rompere pregiudizi e indifferenze che tante volte caratterizzano il nostro modo di approcciarci ai problemi dell’autismo, puntando invece sul gioco di squadra, sulle reti di famiglie, associazioni, per perseguire un unico obiettivo: migliorare la vita dei nostri ragazzi e creare contesti in cui essi possano sviluppare a pieno le loro potenzialità. Insieme è più facile….recita il claim dell’Associazione Progetto Aita!

La foto del campus di Catanzaro, votata attraverso la pagina facebook di Progetto Aita, è stata scelta come migliore foto dei summer camp Aita in tutta Italia e sarà utilizzata per promuovere i propri progetti e attività dell’associazione.

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