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Sacal, Speranza: “bisognava impedire che partecipasse al bando per gestione scali Crotone e Reggio”

3 min di lettura

Le dichiarazioni di Gianni Speranza sulla Sacal

Comunicato stampa:

Ho letto sulla stampa che nelle prossime ore dovrebbero venire a Lamezia il sindaco di Crotone, altri amministratori di quella provincia, delegazioni di cittadini per protestare contro la Sacal per la mancata riapertura dell’aeroporto di Crotone. Se verranno, in primo luogo, credo che tutti i lametini gli esprimeremo un caloroso “benvenuti”, perché il sentimento di ospitalità ci è connaturato. Ma una riflessione seria ci spinge ad essere molto allarmati per questa notizia e per questa manifestazione. Come siamo arrivati al punto che la Sacal  possa essere responsabile e si prenda cura degli aeroporti di Crotone e Reggio Calabria quando non riesce ad occuparsi adeguatamente dell’aeroporto internazionale di Lamezia Terme? Perché si è accettato che la Sacal partecipasse ad una gara per questi altri aeroporti senza prima valutare la sua concreta situazione economica e societaria?

Probabilmente, a cominciare dal Comune di Lamezia Terme, bisognava impedire nel 2016 che si partecipasse a questo bando, come hanno fatto il presidente ed il consiglio di amministrazione precedenti. Oggi viviamo le gravi contraddizioni di quella scelta. Come è possibile pensare di affrontare i problemi giganteschi della mobilità aerea in Calabria, di tre aeroporti e dei lavoratori, con un capitale sociale che è rimasto lo stesso di quando la Sacal si occupava solo dell’aeroporto di Lamezia? Basta riflettere su un dato: mentre l’aeroporto di Lamezia registra un continuo trend di crescita dei passeggeri, con un aumento annuale vicino all’8%, il bilancio Sacal approvato ad ottobre scorso evidenzia perdite da ripianare per oltre 3milioni e mezzo di euro per la società. È evidente che una situazione simile non regge.  È profondamente sbagliato che si sia resa operativa una società unica di fatto senza costituirla in maniera trasparente ed  efficace, adempiendo a tutti gli obblighi amministrativi e strategici connessi.

Vorrei far osservare al sindaco di Crotone e a quello di Reggio Calabria che il capitale sociale della Sacal è costituito dai soldi dei cittadini di Lamezia, degli imprenditori lametini, di altre istituzioni pubbliche e di privati, ma si è allargata in maniera enorme l’attività e la responsabilità della Sacal senza però aggiungere i capitali del comune di Crotone, di Reggio Calabria e della sua area metropolitana ecc. Possiamo tutti fare finta che le  cose siano impostate bene in questo modo ? È necessaria una  risposta soprattutto da parte della Regione e del  presidente Oliverio.

Ancora oggi nonostante i proclami non sappiamo quando inizieranno i lavori per la nuova aerostazione e le altre infrastrutture dell’aeroporto di Lamezia Terme come il collegamento con la stazione centrale FS di Sant’Eufemia. Se la regione ritiene che ci debba essere una società unica per gestire gli aeroporti in Calabria deve in maniera trasparente, aprire una discussione affinché possano essere trovati capitali pubblici e privati adeguati alla nuova realtà e garantendo cosi una gestione societaria che non vada in perdita. Una gestione, quindi, che  dia risposte concrete ai tre aeroporti ma sia in grado di portare avanti la crescita dell’unico aeroporto internazionale della Calabria e la spesa concreta per le sue infrastrutture .

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