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Sindaco Mascaro risponde alla Consigliera Villella sul Provveditorato Regionale

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Il primo cittadino risponde sulla sua pagina facebook alla consigliera comunale e provinciale Aquila Villella in merito alle polemiche sulla sede di Provveditorato Regionale dell’Amministrazione penitenziaria.

“Leggo non senza stupore la dichiarazione rilasciata dal Consigliere Comunale di Lamezia Terme Aquila Villella. Probabilmente pentita dell’avventata trionfale foto per la disponibilità manifestata dalla Provincia, probabilmente su sua intercessione e spinta, a concedere i locali di proprietà della stessa, ubicati in Catanzaro, quale sede del Provveditorato, ritiene di chiamare incautamente il sottoscritto.

In realtà, ben prima che la predetta si immortalasse in sorridenti foto, il Sindaco di Lamezia si impegnava a difendere il proprio territorio e da ultimo in data 12/01/2017 inviava PEC sia al Capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, sia al coordinamento tecnico e gestione beni immobili del detto Dipartimento e sia al Provveditore dell’amministrazione penitenziaria per la Calabria manifestando la disponibilità del Comune di Lamezia alla concessione di idonea struttura per il Provveditorato Regionale.

Già in precedenza – continua il Sindaco – vi erano state molte altre sollecitazioni e richieste anche per la riapertura della Casa Circondariale non rinunciando il Sindaco a recarsi a Roma, unitamente ai rappresentanti del Comitato, per rivendicare le ragioni della città presso il ministero della giustizia. Bene farebbe, quindi, la Consigliera Villella ad evitare di parlare a sproposito ed a recitare, invece, il mea culpa per essere stata dapprima consigliere comunale di maggioranza nel mentre Lamezia veniva scippata, nel suo silenzio, della Casa Circondariale, e dopo sorridente volto di una foto che consacrava, con il suo partecipato avallo, ulteriore furto ai danni di Lamezia.

Nel contempo, noi continueremo con tutte le nostre forze a rivendicare il ruolo di Lamezia, ingiustamente bistrattato dal Ministero della Giustizia, dall’amministrazione penitenziaria e da un governo provinciale del quale la Villella e non il Sindaco costituisce parte integrante.”

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