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Torna il Festival Internazionale del Giornalismo. Oggi a Perugia la presentazione della XI edizione

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Mai uguale a se stesso, sempre fedele allo spirito che negli anni l’ha reso un appuntamento imperdibile nel panorama mondiale, torna il Festival Internazionale del Giornalismo, quest’anno alla sua XI edizione.

Mai come in questa edizione 2017 nel cuore dell’evento ci saranno le persone. Faremo incontrare a Perugia cittadini di tutto il mondo con storie, testimonianze ed esperienze da raccontare e condividere. Dall’America di Trump alla Filippine di Duterte, passando per l’Africa e il Medio Oriente e ovviamente l’Europa. Racconteremo questi nostri tempi insieme agli oltre 500 speaker in arrivo da tutto il mondo. E come sempre sarà una riflessione sui temi del giornalismo, i cambiamenti continui della professione, e l’occasione per raccontare le storie e i temi di attualità, le questioni che premono sulle nostre società, sul nostro stare insieme. Il Festival di Perugia è una grande newsroom mondiale, che produce un’immagine del presente in tempo reale, dove professionisti e non si incontrano e fanno giornalismo, informazione, costruendo un ricco e complesso racconto a più voci del mondo.

Trump e la sua sfida continua ai media, la Turchia di Erdogan e la libertà di informazione sotto attacco in tutto il mondo, l’Europa al bivio con Brexit e la spinta dei movimenti populisti, e la pericolosa tentazione di legiferare sulla verità per contrastare le fake news, in una presunta era della post-verità. Questo sarà un argomento che affronteremo in diverse sessioni puntando soprattutto su media literacy (alfabetizzazione ai media) e prendendo posizione, come Festival, contro tentativi di filtri e censure.

Si parlerà di Siria, di Yemen, una delle crisi meno raccontate del Medio Oriente, che sta avendo un impatto devastante sulla popolazione civile, non senza la responsabilità dei paesi, tra cui l’Italia, coinvolti nel commercio delle armi in questo conflitto, organizzato da Medici senza Frontiere, si parlerà delle guerre e della povertà che spingono milioni di persone ad abbandonare i loro paesi, di Africa grazie anche all’incontro organizzato da Amref “Prendersi cura del mondo” con Riccardo Iacona. L’attivismo, i diritti umani, le cyberguerre, la guerra ai signori del narcotraffico, la crisi di fiducia nei media che mette a rischio le nostre democrazie, il cambiamento climatico, la necessità di un giornalismo capace di parlare alle nuove generazioni “digitali”, il ruolo, i rischi e l’etica dei leak e del whistleblowing per il giornalismo. E ancora: modelli di business e ruolo della filantropia nel presente e futuro dei media, disabilità e sport, ISIS e il ruolo delle donne nel terrorismo islamico, ricerca e università, la sfida degli algoritmi per il giornalismo e la democrazia, vaccini e la necessità di saper comunicare la scienza.

Arriveranno da tutto il mondo anche i volontari, circa 200 fra studenti, aspiranti giornalisti, fotografi provenienti da 27 diversi paesi: Argentina, Australia, Bangladesh, Belgio, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Canada, Egitto, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Camerun, India, Iraq, Italia, Olanda, Pakistan, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Sudafrica, Spagna, Turchia, Ucraina.

Grazie al contributo dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti diversi workshop saranno validi per il riconoscimento dei crediti formativi.
Cinque giorni, circa 250 eventi, oltre 500 speaker da 44 paesi diversi, e come sempre tutto rigorosamente a ingresso libero e in live streaming.

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