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ah MALANOVA!!

2 min di lettura

Salvatore e Giovanni sono due ragazzini che corrono per le strade del loro paesello. Due ragazzini quasi bambini che giocano, e giocano a contare le case che incontrano: quando però il gioco finisce, perché finiscono le case, e finisce il paese, dopo non resta che il silenzio, la noia, i piccoli segreti che riuniti insieme sfociano in violenza.

Malanova

È’ Malanova, che non è (semplicemente o solamente) spettacolo, è teatro. Il teatro vero, quello che prende per mano lo spettatore e lo incolla alla sua sedia, che lo porta sul palcoscenico insieme agli attori mentre insieme a loro perde il fiato.
Il teatro che parla a noi di noi: Malanova è tratto dal romanzo di Cristina Zagaria dedicato al delicato e purtroppo sempre attualissimo problema della violenza sulle donne. Protagonista Ture Magro, attore e sceneggiatore, vincitore dei Nastri d’Argento 2009 e 2011.
Ma Malanova è anche una storia di coraggio e speranza, una storia d’amore che fa male per fare del bene, che quando rapisce lo spettatore gli chiede di non chiudere gli occhi per guardare in quel baratro che vorrebbe chiudere: ma cosa più importante, in quest’attualità dove ogni parola ha un peso specifico più forte di quello che dovrebbe avere e altre invece ne hanno meno di quanto dovrebbero, è un uomo che racconta cosa si prova davanti ad una violenza su una donna, senza retorica, senza fronzoli, senza inutili leggerezze.
È così che il punto di vista maschile e quello femminile si incontrano e mantengono la giusta distanza, per combaciare in virtù di un messaggio che dovrebbe essere universale.
Pezzi di realtà in una finzione che vuole restituire la realtà. Alla fine, Malanova è una cattiva notizia che diventa una buona novella: perché quello che arriva è un messaggio di speranza.
Malanova è sold out a Catanzaro e verrà riproposto per le scuole giorno 30 novembre e 1 dicembre.

Valentina Arichetta

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