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Amalia Bruni: la Regione è inetta e priva di qualsiasi sensibilità culturale

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Amalia Bruni

Per incapacità e malafede il bando per finanziare la ripartenza delle biblioteche rischia di scomparire. Grazie a Spirlî e Occhiuto

Comunicato Stampa

Un bando per finanziare la ripartenza delle biblioteche calabresi da due anni resta tra le nebbie degli uffici regionali e ora rischia addirittura di scomparire.

Amalia Bruni, candidata del Centrosinistra alla guida della Calabria non le manda a dire e prende una posizione durissima contro la Regione: “Con il duo Spirlì e Occhiuto non si raggiunge mai il fondo, c’è sempre qualcosa di peggio che riescono a mettere in piedi. Sono indignata per la vicenda sollevata in modo sacrosanto da Gilberto Floriani, presidente della sezione Calabria dell’associazione italiana biblioteche. Un bando per il rifinanziamento delle biblioteche calabresi giace da due anni sulle scrivanie degli uffici regionali senza che si sia dato corso alla sua attuazione e ora rischia di scomparire definitivamente. Alla Regione dovrebbero sapere che le biblioteche sono di loro competenza e che lo stesso Parlamento le ha definite servizi essenziali. In una Regione dove si legge sempre meno, dove le librerie chiudono continuamente, dove la povertà educativa è sempre più evidente le biblioteche restano un baluardo, un presidio di civiltà e di libertà e devono essere tutelate come un bene primario per la collettività. Sono pronta a combattere una battaglia di civiltà al fianco di Gilberto e delle librerie calabresi per dare nuovo impulso a un settore fondamentale per la vita di tutti noi. Sono sicura che i calabresi sapranno dare una svolta liberandosi di persone incapaci, incompetenti e anche in malafede”.

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