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Anna Magnani, la donna del cinema italiano

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Anna Magnani cinema

È il 7 marzo 1908 quando a Roma nasce Anna Magnani, l’antidiva del neorealismo, una delle donne più celebri del cinema italiano. Gli amori, l’Oscar e quel saluto speciale da Jurij Gagarin.

 

«Saluto la fraternità degli uomini, il mondo delle arti, e Anna Magnani.» È il 12 aprile 1961 e a bordo della capsula spaziale Vostok 1 Jurij Gagarin, il primo uomo nello spazio, manda i suoi saluti all’attrice romana, stella del cinema italiano. Questo messaggio speciale rende l’idea di quanto Anna Magnani fosse amata e conosciuta in quel mondo e in quell’epoca segnati dalla Guerra fredda.
Simbolo del cinema neorealista ma non una diva, piuttosto un’antidiva, Anna Magnani ha incarnato la donna del popolo grazie alla sua fortissima carica umana e passionale.

L’infanzia difficile e gli amori

Anna Magnani nasce a Roma, in via Alessandria, l’8 marzo 1908. L’infanzia di Anna non fu come quella della maggior parte dei bambini: la futura icona del cinema neorealista italiano non conoscerà mai il padre e la madre la abbandona dopo qualche anno per farsi una nuova vita ad Alessandria d’Egitto con un ricco uomo di origini austriache. Anna Magnani va a vivere dalla nonna materna e le cinque zie.
La piccola Nanarella (come veniva affettuosamente chiamata anche da grande) studia musica, ma nel 1925, diciassettenne, incontra il commediografo Dario Niccodemi che la scrittura per la sua compagnia teatrale. Da questo momento la giovane donna decide di dedicarsi completamente alla recitazione e nel 1934 esordisce nel cinema con La cieca di Sorrento. L’anno seguente sposa il regista Goffredo Alessandrini da cui si separerà nel 1940.

Quella con Alessandrini sarà solo la prima relazione infelice della vita di Anna Magnani: l’attrice romana vivrà amori turbolenti con l’attore Massimo Serato, con cui avrà nel 1942 il figlio Luca, con il regista Roberto Rossellini, che la lascerà dopo poco tempo per Ingrid Bergman, e con Anthony Franciosa, già sposato

La carriera di Anna Magnani e l’Oscar

Collaborazioni con mostri sacri del cinema italiano come Vittorio De Sica e Aldo Fabrizi e interpretazioni come quella nel cult del neorealismo Roma città aperta di Rossellini e l’amaro Bellissima di Luchino Visconti porteranno Anna Magnani alla ribalta mondiale.
L’acme giungerà grazie ai lavori con registi stranieri come La carrozza d’oro di Jean Renoir (1952) e La rosa tatuata di Daniel Mann (1955) – grazie all’interpretazione nel lungometraggio del regista statunitense, la Magnani vincerà il Premio Oscar come migliore attrice protagonista, il Golden Globe e il Premio BAFTA.

Gli ultimi anni e le onorificenze

Nel corso degli ultimi anni di vita Nannarela la proseguirà a lavorare con successo. Nell’anno 1960 è al fianco di Totò e Mario Monicelli in Risate di gioia; nel 1962 in Mamma Roma di Pier Paolo Pasolini e nel 1972, con un cameo in cui interpreta se stessa, in Roma di Federico Fellini. Sarà questo il suo congedo dal cinema.
Anna Magnani, l’antidiva del cinema italiano, muore il 26 settembre 1973 all’età di sessantacinque anni a causa di un tumore. Ad assisterla fino all’ultimo alla clinica Mater Dei della sua Roma il figlio Luca.

Insieme a Sophia Loren, e le soprano Licia Albanese e Renata Tebaldi, è l’unica donna italiana ad avere una stella nella celeberrima Hollywood Walk of Fame. Le è stato dedicato un cratere del pianeta Venere – i cui crateri portano tutti nomi femminili e dedicati a donne famose.

Antonio Pagliuso

 

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