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Arma dei Carabinieri. È il calabrese Pietro Patrizio Bruno il miglior comandante di stazione

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Arma dei Carabinieri. È il calabrese Pietro Patrizio Bruno il miglior comandante di stazione

Arma dei Carabinieri. È il calabrese Pietro Patrizio Bruno il miglior comandante di stazione

204° anniversario dell’Arma dei Carabinieri. Il luogotenente Bruno miglior comandante di stazione

CATANZARO. Ieri, nel suggestivo scenario della caserma “Salvo D’Acquisto” di Roma, si è svolta con tutti gli onori la celebrazione di anniversario dell’Arma dei Carabinieri, giunta alla veneranda età di 204 anni ma certamente non scalfita dalla vecchiaia. L’occasione ha assunto dei connotati dal sapore tipicamente calabrese anche perché nel corso della cerimonia è stato insignito del premio annuale quale miglior Comandante di Stazione il Luogotenente Carica Speciale Pietro Patrizio Bruno, attuale comandante della Stazione Carabinieri di Catanzaro Principale.

“Ho accolto la notizia con grande soddisfazione ed emozione”, ci ha raccontato oggi il luogotenente di ritorno dalla Capitale. “Il premio ha avuto un forte significato per me, si è trattato soprattutto di una gratificazione per il lavoro svolto in tutti questi anni di servizio”.

Alla luce della lunga biografia di servizio e anche di vita privata del luogotenente Bruno, è possibile affermare che l’ufficiale sia fedele all’Arma, ai suoi principi e ai suoi obiettivi, fin dall’infanzia in quanto, figlio di carabiniere, già da bambino ha avuto un costante contatto coi valori della divisa.

“Mi sono arruolato trentacinque anni fa, ma respiravo quest’aria di servizio e devozione fin da piccolo. Mio padre era carabiniere, di conseguenza io sono cresciuto nelle caserme e quell’atmosfera che vivevo quotidianamente mi ha temprato indirizzando le mie scelte di vita”.

Trentacinque anni di carriera sono tanti, è un lungo periodo di certo non caratterizzato da momenti sempre rosei. La carriera del luogotenente Bruno ha avuto infatti anche degli anni difficili, in cui il lavoro è stato più aspro e teso.

“Per ventotto anni della mia carriera nei carabinieri ho prestato servizio in Sicilia, in provincia di Palermo. Erano periodi duri per chi stava dalla parte della legge e della giustizia”, ricorda Bruno facendo chiaramente riferimento alle piaghe che, non ancora rimarginate, hanno insanguinato buona parte della storia meridionale tra gli anni Ottanta e Novanta. Erano zone particolarmente sensibili nelle quali operare significava chiaramente rischiare. In particolare, il luogotenente Bruno ha prestato servizio presso la Stazione Carabinieri di Marineo (PA) dal 1990 al 2005 e la Stazione Carabinieri di Misilmeri (PA) dal 2005 al 2014.

Tuttavia l’asprezza di quegli anni non ha mai intaccato la fedeltà che il luogotenente ha nutrito, e nutre tuttora, nei confronti dell’Arma. Proprio in virtù di questo sentimento, che è stato da sempre forza motrice della sua missione, il parere di Bruno è che il messaggio ai tanti giovani che aspirano ad una carriera nell’Arma non possa che essere uno e inequivocabile: “Bisogna ricordare che non è un mestiere qualunque, bensì si tratta di una vocazione. Io sono entrato nell’Arma per servire il Paese, quindi per salvaguardare le istituzioni e stare dalla parte di cittadino onesti, per proteggerli”. Questo dovrebbe pertanto essere il sentire di intende intraprendere il medesimo percorso condotto finora dal luogotenente Bruno: servizio e onestà. Dalle parole di Bruno non pare esservi una terza via percorribile.

Da tre anni il luogotenente neopremiato svolge con soddisfazione a Catanzaro il suo impegno di garantire sicurezza ai cittadini.

Daniela Lucia

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