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Associazione UNA, cinema d’autore in lingua originale per la città

5 min di lettura

UNA, l’associazione culturale che, da sei anni, porta avanti un progetto significativo per i giovani e la città. Incontriamo il fondatore Carlo Carere.


Negli ultimi anni si è registrato, tra i giovani lametini, un notevole fermento intellettuale che ha dato vita a interessanti progetti culturali e a numerose associazioni che hanno contribuito, con le loro iniziative e il loro lavoro, allo sviluppo della vita sociale e culturale della città.
Un esempio meritevole di come esse possano rappresentare un’opportunità ed una crescita per tutta la comunità, è l’associazione UNA, nata nel 2011 da una idea lungimirante del suo fondatore Carlo Carere unita al lavoro costante e condiviso degli altri giovani soci, tra cui Ettore Parlati, Andrea Cartella, Roberto Sofi e Anna Sciarrino.
L’Associazione, che propone ai suoi soci una rassegna cinematografica di film in lingua originale sottotitolati in italiano, parte dalla esigenza di avere anche a Lamezia Terme una programmazione cinematografica stabile, di cui da anni era priva.
E così i soci fondatori, che avevano avuto modo di notare come la programmazione di film in versione originale con sottotitoli fosse comune a moltissimi Paesi europei, hanno deciso di trasportare tale consuetudine nella propria città, anche allo scopo di avvicinare Lamezia Terme al contesto europeo ed internazionale.
UNA è senza fini di lucro e realizza ogni anno la propria rassegna cinematografica senza vendita di biglietti, sostenuta economicamente solo grazie al contributo dei soci.

Associazione UNA
Grazie al crescente interesse per l’iniziativa, l’Associazione ha superato i 200 tesserati ed ha contribuito a rendere attiva la vita culturale della città.
Nel 2011 ha preso il via la prima rassegna, con la proiezione di quindici film, all’interno del Mercato Botticelli del quartiere di Sambiase.
La scelta del luogo aveva l’intento “di valorizzare un luogo comunale  –  come si legge in una nota dell’associazione – per offrirlo alla comunità sotto un’altra veste”.
Il Comune di Lamezia Terme ha sostenuto da sempre l’iniziativa, concedendo all’Associazione il proprio patrocinio, attuato attraverso la messa a disposizione degli spazi del Teatro Umberto a fronte del pagamento, da parte dell’Associazione, del canone d’uso previsto.

Nella scelta dei film da proiettare, l’Associazione pone spesso l’attenzione su tematiche sociali, allo scopo di promuovere, oltre al piacere della visione dei film ed all’arricchimento rappresentato dalla loro proiezione in lingua originale, anche la sensibilizzazione su tematiche importanti.
A partire dalla seconda stagione, con la collaborazione tra UNA e il Sistema Bibliotecario Lametino, tutti i dvd dei film proiettati dall’Associazione confluiscono presso la Biblioteca di Palazzo Nicotera dove i cittadini hanno la possibilità di noleggiarli.
Nel corso delle varie rassegne, numerose sono state le partecipazioni di esperti e personalità appartenenti alle realtà positive del territorio e della cultura, tra le quali: Daniela Rambaldi, della Fondazione Carlo Rambaldi, compianto premio Oscar ed inventore del famoso E.T.; il professore di estetica Carlo Fanelli; Mina Welby, attraverso la lettura di una lettera inviata dalla paladina per i diritti civili all’associazione in occasione del film Mare dentro, nel 2014.
Lo scorso anno, infine, UNA ha anticipato la sesta edizione del Trame Festival con un mini-ciclo di film al Teatro Umberto sulla libertà.

La rassegna in corso si concluderà domenica 9 aprile 2017 con la proiezione del film Lawrence anyways alle ore 20:30 presso il Teatro Umberto.
Come ormai da tre anni, partirà poi una rassegna estiva che nelle passate edizioni ha visto come scenario lo splendido Anfiteatro “Lello Cardamone” presso il Lissania Garden e presso il locale all’aperto “Dolce Italia”.

Incontriamo Carlo Carere, ideatore e Presidente di UNA.

Associazione UNA

  • Carlo, anzitutto, cosa vuol dire UNA? E’ un acronimo?

R: «No, non è un acronimo. Solo che fatta l’associazione, dovevamo darle un nome. Non sapendo rispondere alla domanda “come si può chiamare un’associazione?”, Ettore Parlati esclamò “UNA, chiamiamola UNA”. L’abbiamo subito fatta nostra ed ha portato fortuna».

  • Quando nel 2011 fondò l’associazione, si aspettava un riscontro così positivo?

R: « Direi di sì perché le premesse per una buona riuscita c’erano tutte. Allora non c’era un cinema a Lamezia e noi avevamo una gran voglia di far vedere le pellicole che in città non arrivavano, per di più in lingua originale.
Respiravamo un certo fermento, eravamo tornati dalle rispettive esperienze universitarie e volevamo dire la nostra. Così come adesso c’era fame di condivisione e di cultura e i recenti successi, non solo legati al cinema, lo stanno dimostrando».

  • A livello di compiti e competenze, com’è strutturata l’Associazione?

R: « L’associazione si basa sulle scelte dei soci. Nel corso dell’anno riceviamo i loro consigli e le loro proposte sui film da proiettare. Poi il Direttivo, composto da Elvira Aiello, Roberto Sofi, Antonio Canzoniere e Anna Colistra, insieme a Natasa Jovanovic, Anna Sciarrino, Giuseppe Villella e Carmine De Fazio, valuta le proposte secondo criteri che tengano conto di tanti elementi: prediligiamo film che abbiano vinto premi nei più prestigiosi festival cinematografici internazionali e che non siano stati già proiettati negli altri cinema di Lamezia.
Cerchiamo così di comporre una rassegna che regali delle emozioni e, perchè no, faccia intravedere le mille finestre del mondo. Il nostro punto di riferimento rimane il più giovane tra noi che è Antonio Canzoniere, critico cinematografico che ha già vinto numerosi premi nazionali.
Inoltre, Gianna Maione, Anna Colistra e Natasa Jovanovic curano ogni aspetto relativo alla comunicazione».  

  • Qual è  la soddisfazione più grande che ha ottenuto per (e con) l’Associazione? E qual è, invece, il prossimo traguardo da raggiungere?

R: « La soddisfazione è quella di contribuire a fare qualcosa di unico in Italia e di farlo nella nostra città. Ci sono centinaia di associazioni cinematografiche nel Paese ma nessuna che proietti film in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Il prossimo traguardo è quello di concludere la sesta rassegna e poi, dopo un mese di pausa, chiamare a raccolta tutti i soci per organizzare la rassegna estiva, ci serve l’aiuto di tutti!».

  • Per concludere, Carlo Carere, qual è l’augurio per il futuro della città di Lamezia Terme e, in particolare, dei giovani lametini?

R: « Posso solo dire di essere un ragazzo che come tanti è tornato a Lamezia decidendo di viverci e spero che per molti altri giovani si creino le condizioni per poter costruire un futuro senza essere costretti ad andar via. A tutti auguro di sognare, come abbiamo fatto noi qualche anno fa».

Valeria Folino

Associazione UNA

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