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Associazioni sportive lametine: collaborare con commissari per trovare soluzione concreta

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La conferenza della associazioni sportive lametine

 

LAMEZIA. Si è tenuta in mattinata la conferenza stampa indetta dal comitato spontaneo nato dall’unione delle varie associazioni sportive presenti a Lamezia Terme.

Una conferenza resasi necessaria a seguito della decisione dei commissari prefettizi di chiudere gli impianti sportivi per problemi di inagibilità delle stesse strutture atte ad ospitare le varie manifestazioni sportive.

Una decisione che ha colpito le varie associazioni come un fulmine e ciel sereno. A farne le spese maggiori i bambini e ragazzi che avrebbero dovuto svolgere un saggio di pattinaggio preparato da mesi, che invece si sono visti chiudere in faccia le porte del palazzetto che avrebbe dovuto regalare loro un momento di gioia e orgoglio. Nessuno spettacolo dunque per i giovani atleti, ma bambini in lacrime e genitori che non sapevano come poter consolare i propri figli.

Durante la conferenza sono state illustrate le problematiche esistenti sugli impianti e le iniziative che verranno assunte per evitare il blocco indiscriminato e totale delle attività sportive, realtà importante e fondamentale della vita sociale della città di Lamezia Terme.

Ad aprire l’incontro Massimiliano Ferrao, presidente del Basketball Lamezia che ha illustrato la situazione odierna a seguito dell’ordinanza comunale e a fronte del fatto che gli attuali gestori degli impianti sportivi di Lamezia Terme hanno ricevuto una comunicazione da parte del Comune che informava loro della proroga della gestione delle strutture fino al 30 giugno 2018.

Un’attesa lunga mesi rispetto alla scadenza del mandato di gestione degli impianti prevista invece per il 31 dicembre 2017. Attesa che non elimina però l’inagibilità stessa delle strutture, dovuta a quanto sembra alla mancanza del certificato prevenzione incendi, obbligatorio per l’apertura al pubblico degli impianti. Fino a nuova comunicazione, quindi, le manifestazioni si dovranno tenere a porte chiuse.

Ma considerando che quegli impianti sono utilizzati anche dalle scuole e quindi frequentati anche da bambini, le domande sorgono spontanee: come risolvere il problema? E soprattutto, non costituisce un pericolo tanto per loro quanto per le società sportive cittadine?

Francesco Strangis, gestore del PalaSparti e presidente della Next Atlas, sembra in realtà avere il problema più grave anche perché la maggior parte delle attività cittadine si svolgono nel palazzetto, nel quale confluiscono le più diversificate realtà sportive: dalla pallavolo al calcio a cinque, dal basket alla pallamano.

Proprio la pallavolo rischia di risentire maggiormente della situazione poiché, come spiega proprio Strangis, per regolamento Fipav non è possibile disputare incontri a porte chiuse. Motivazione che, nel migliore dei casi, “costringe” le squadre a emigrare nelle sedi limitrofe con conseguente disagio di tutti, utenti e abbonati compresi.

Sorte diversa sembra attendere i campi di calcio, come ribadisce Antonio Caroleo presidente del Sambiase Calcio, per i quali basterebbe semplicemente rinnovare il certificato di SCIA presso i vigili del fuoco di Catanzaro.

Gli altri presidenti presenti hanno confermato quanto detto dagli altri e ripetuto che questo comitato spontaneo non vuol essere di mera protesta, ma un modo per chiedere un incontro proficuo con la terna commissariale per poter arrivare al fatidico 30 giugno con una soluzione concreta a questo gravoso problema.

Ringraziamenti finali al presidente del CONI e a tutte le federazioni che stanno dimostrando solidarietà e vicinanza alle associazioni lametine, compresa la stampa presente alla quale è stato chiesto il supporto necessario.

V.D.

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