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Attenzione alle frodi informatiche

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Nell’era di internet la tecnologia invade ogni settore dell’uomo sia quello pubblico – imprenditoriale che privato minacciandolo, talvolta, con diverse forme di truffe.frodi informatichePertanto è necessario proteggersi da  potenziali attacchi  di furti informatici che, purtroppo, si registrano ai danni, soprattutto, di cittadini sprovveduti e poco accorti.
Tra i tentativi di furto informatici quello maggiormente diffuso riguarda l’identità o phishing che ha l’obiettivo di recuperare i dati sensibili dell’internauta per poterne fare un uso illecito.
Tra questi dati rientrano anche i dati bancari, Iban o password che danno pieno accesso e facoltà d’agire agli hacker sui siti degli istituti di credito dove si è affiliati.
Partendo dal presupposto che nessun ente o istituzione chiede normalmente dati sensibili tramite internet, è prudente non rispondere a messaggi mail richiedenti particolari dati personali o che rimandano tramite link ad altre pagine web o che contengono allegati al loro interno.
Buona abitudine, per evitare frodi  informatiche, è quella di impedire ai malintenzionati di venire in possesso della password personale che permette loro di entrare in un computer ed impadronirsi di dati e quant’altro come è accaduto ad un sacerdote della diocesi di Lamezia Terme.
Infatti i truffatori, creandosi un indirizzo email finto somigliante a quello del sacerdote, hanno chiesto a suo nome degli aiuti finanziari ad alcuni parrocchiani e non solo  che subito si sono messi in contatto con lui per accertarsi dell’attendibilità della richiesta ricevuta e del contenuto dell’email. «Ho appena effettuato un viaggio – si legge nella mail – in Costa d’Avorio. Avrei bisogno di un aiuto finanziario, solo un prestito che ti rimborsero’ non appena sarò di ritorno dal mio viaggio, sono nell’attesa urgente di una tua risposta».
Il sacerdote, venuto a conoscenza del fatto, per precauzione sia che si trattassse di una truffa o una bufala (indubbiamente di cattivo gusto), ha ritenuto opportuno informare il Commissario di Polizia per scongiurare il ripetersi di simili episodi e per non turbare inutilmente la serenità dei cittadini con eventuali altre richieste finanziarie.
Le indagini sono già partite con l’ausilio del nucleo specializzato della Polizia postale. A prescindere da quanto è accaduto, sarebbe opportuno prendere delle precauzioni per impedire le frodi fiscali come cambiare periodicamente la password e se possibile non usarne una per tutti i siti che sia universale, non aprire email di mittenti sconosciuti o senza un nome riconoscibile, non fornire mai dati personali e bancari, non cliccare su link di cui non si conosce il contenuto, non eseguire pagamenti a persone di cui non si è verificata l’attendibilità, eseguire una navigazione attenta, non inserire le proprie generalità in siti web non attendibili, evitare di far utilizzare il computer a persone non esperte come i bambini.

L.L.

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