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Attivato a Lamezia Terme un Open day gratuito di mediazione familiare

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Attivato a Lamezia Terme un Open day gratuito di mediazione familiare

Attivato a Lamezia Terme un Open day gratuito di mediazione familiare, psicologica e psicoterapeuta per le donne nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

In  occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’associazione Alba, presieduta da Mirella Samele, ha organizzato, a Lamezia Terme, in via Buonarroti 1,    un Open day gratuito di mediazione familiare, psicologica e psicoterapeuta  rivolto alle donne  vittime di violenza  di varia natura.

Professioniste qualificate, quali  Maria Caterina, Giovanna Miniero, Mirella Samele, Maurizia Vescio, Letizia Foti, Greta Samele,  sono  disponibili  ad ascoltare le donne, bisognose di aiuto,  con l’intento  di trovare possibili soluzioni ai loro problemi. Il centro di consulenza legale   gratuita sarà aperto tutti i giorni dell’anno  per rendere le donne consapevoli della gravità insita in  ogni sopruso subito nella loro vita  e trovare   il  modo più efficace  per superare i contrasti delle coppie che stanno per separarsi  e le conseguenti ripercussioni sui figli cercando sempre una giusta   soluzione ai  relativi problemi.

Le  professioniste cercheranno di  risolvere le critiche situazioni delle donne  tormentate  da conflitti psichici intervenendo opportunamente con adeguate  armi terapeutiche  capaci di tutelare le donne e  prevenire  le difficoltà  che possono condizionare la tranquillità e la serenità della loro vita.

La presidente Mirella Samele,anche quest’anno,  ha voluto porre all’attenzione delle donne il centro di ascolto aderendo alle molteplici iniziative che vengono promosse nella ricorrenza della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne istituita dall’ Assemblea generale delle Nazioni Unite tramite la risoluzione numero 54/ 134 del 17 dicembre 1999 precisando che  tale  risoluzione intende per violenza contro le donne , che è una violazione dei diritti umani, ogni  atto di violenza di genere che si traduca o possa provocare danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia che avvengano nella vita pubblica che nella privata.

Da qui la necessità di dare alla violenza il suo giusto peso sociale  che si traduce in uno strumento di dominio e discriminazione con cui le donne vengono costrette ad una posizione subordinata rispetto agli uomini per impedirne l’avanzamento e il  raggiungimento dell’uguaglianza, dello sviluppo e della pace per cui si rende necessaria l’adozione   di misure volte a prevenire ed eliminare tutte le forme di disparità, specie per le donne maggiormente vulnerabili.  È dunque necessario che le donne esternino i loro disagi  in centri specializzati capaci di fornire loro  sostegno sicurezza  e  conforto di cui  necessitano.

Lina Latelli Nucifero 

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