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Autobomba a Limbadi: arrestato un uomo affiliato a cosca Mancuso

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la macchina distrutta dall'esplosione

Tratto in arresto un uomo per il probabile collegamento con lo scoppio dell’autobomba a Limbadi, nel vibonese

LIMBADI. Tratto in arresto dai carabinieri di Limbadi Domenico Di Grillo, di 71 anni, con l’accusa di detenzione abusiva di arma e munizioni. Nella sua abitazione è stato infatti trovato un fucile di provenienza illecita, insieme a 46 cartucce per la stessa arma. L’uomo risulta essere il marito di Rosaria Mancuso, sorella dei capi dell’omonima cosca di ‘ndrangheta Giuseppe, Francesco, Pantaleone e Diego.

L’arresto è stato eseguito nell’ambito delle indagini sullo scoppio dell’autobomba che ieri ha provocato la morte di Matteo Vinci, di 42 anni, ed il ferimento grave del padre, Francesco, di 73.

autobomba a Limbadi-LameziaTermeitDi Grillo in passato sarebbe stato inoltre coinvolto in una rissa proprio con la vittima, motivo per cui i carabinieri stanno al momento indagando e valutando un probabile collegamento tra l’uccisione di Matteo Vinci e la lite in questione sorta per motivi d’interesse.

L’alterco della vittima e il padre con Rosaria Mancuso, lo stesso Di Grillo ed altri esponenti della cosca Mancuso risalirebbe al 2014.

V.D.

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