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Barbanti: Sul nostro ospedale D’Ippolito continua ad arrampicarsi sugli specchi

1 min di lettura
Barbanti (PD): La Città di Lamezia deve sapere che non è il Centro Protesi INAIL

La fantasia la usa a piene mani il deputato Giuseppe D’Ippolito che cerca solo di mischiare le carte alla maniera dei giocolieri

Comunicato Stampa

Niente c’entra che i decreti del commissario ad acta dal 2015 in poi siano stati prorogati: in tutti è presente, con la medesima impalcatura, la rete ospedaliera tempo-dipendente Politrauma.

Niente c’entra il consolidato disavanzo: la motivazione addotta per la non attivazione del Centro di alta Specializzazione riguarda appunto i 2 milioni di abitanti che la Calabria non raggiunge per poche decine di migliaia e che l’on. D’Ippolito ha ritenuto credibile. Ora non sa più che dire e mette in campo il piano di rientro che in Calabria c’è dal 2010.

Niente c’entra l’impegno per modificare il DM 70/15 che è stato preceduto tre anni prima, nel 2012, dal Decreto Balduzzi e che, quindi non si può ritenere di poter modificare all’impronta e per il volere di alcuni deputati, anche in un governo come l’attuale.

Niente c’entra che l’azienda ospedaliero universitaria di Catanzaro abbia beneficiato di milioni di euro oltre il consentito.

Sinceramente, e lo dico con amarezza, di tutto il secondo intervento del deputato non so cosa sia possibile salvare e preferisco, quindi, astenermi. E con ciò considero chiuso questo intervento con l’On D’Ippolito.

Sebastiano Barbanti

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