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La bartender Francesca Mannis riceve il titolo di Console dell’ospitalità italiana

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La bartender lametina Francesca Mannis insignita del titolo di “Console dell’ospitalità italiana”. Un prestigioso riconoscimento per il quale la bartender ringrazia Danilo Bellucci, Cavaliere Ufficiale della Repubblica italiana e Rossi D’Asiago distillatori dal 1868 per averla scelta.

Ma, chi è Francesca Mannis? Da sempre affascinata dagli spiriti, specie quelli più irruenti da domare a colpi di shaker e di mixing glass, “parte del mio percorso di formazione professionale era già scritto e andava assecondato – racconta a lameziaterme.it – ma il mio temperamento così poco incline alla rassegnazione di un unico scenario da esplorare, mi ha spinto a ricercarne degli altri, per non perdere l’entusiasmo per il nuovo e per la scoperta”.

“Così a vent’anni – continua Mannis – sono diventata una barlady, ho avviato il mio primo locale e iniziato a studiare per laurearmi successivamente in giurisprudenza. Mossa dalla voglia di mettermi alla prova e di mostrare le mie capacità al mondo, ho iniziato a partecipare ai concorsi di settore ottenendo numerose vittorie”. La bartender sottolinea che da anni ha iniziato un lungo percorso di presentazioni e seminari sull’analisi sensoriale e la preparazione di cocktail in giro per l’Europa in rassegne Enogastronomiche nazionali ed internazionali (Salone del Gusto TO, Cucinare PN, Vinitaly). E, ancora, Per una Monografia sul rum agli studenti dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo a Cuneo; all’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, facoltà di Sociologia, è stata relatore al Master di “Enogastronomia ed Ospitalità”.

 

Francesca Mannis

Nel corposo exursus esperenziale rientra anche l’Accademia d’impresa C.C.I.A.A. Trento “Il cioccolato Cibo degli Dei in abbinamento con gli Spiriti”; Food Pairing – Londra. Oggi Francesca Mannis gestisce il Riva Restaurant & Lounge bar di Falerna, sulla costa tirrenica lametina. “Mi occupo di Food and Beverage Pairings sul campo – afferma la bartender – e lo racconto per alcune rubriche di settore.

Ho scritto il mio primo libro Storie da bere che svela il metodo che consente a tutti di capire se il prodotto che c’è nel bicchiere è buono o no, in maniera scientifica e non empirica”.  Francesca Mannis è anche una consulente, formatrice e gustorica, “la storica del gusto alla ricerca degli scenari del gusto ancor più che della sua essenza stessa. Protagonista e ambasciatrice della follia, quella che accende il sorriso di chi continua a cercare la logica dell’illogico, che spinge ad evitare l’ostacolo dell’omologazione al collaudato, per creare nuovi scenari e nuovi incontri da esplorare, oltre e più che da bere o da mangiare”.

La bartender evidenzia, inoltre, come “all’interno di questo microcosmo che è la cucina (intesa sia solida che liquida) ci sono una miriade di maestranze e di virtuosi, alcuni sono audaci interpreti, altri come me, timidi autori. Nel corso degli anni la passione per il cibo mi ha portato a sviluppare un concetto di cucina contemporanea per proporre nuovi sapori e nuove sensazioni”.

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