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I beni storici e culturali di Lamezia Terme continuano a essere ignorati e bistrattati

2 min di lettura

I beni storici e culturali di Lamezia Terme continuano a essere ignorati e bistrattati. Ci troviamo di fronte a cancelli sbarrati, incuria e abbandono, Lamezia Terme è stata di recente inserita dal quotidiano inglese “The Daily Telegraph” tra le 17 mete “sconosciute” sulle quali puntare.

beni storici e culturaliComunicato Stampa
Ma si rendono conto sindaco, assessori, dirigenti cosa potrebbe rappresentare per la nostra città questo assist?
E’ una domanda retorica perchè è evidente che non hanno nessuna consapevolezza del valore e delle potenzialità che tutto ciò potrebbe rappresentare.
La nostra storia, la nostra identità, i suoi beni sono la nostra vera ricchezza.
Chiunque avesse la fortuna di annoverare tra i suoi beni il Castello Svevo Normanno e il bastione dei Cavalieri di Malta del XVI secolo, solo per fare un esempio, ne farebbe un uso diverso ed un progetto per la città.

Lamezia Terme è ricca di storia arte cultura. Le potenzialità insomma, ci sono tutte. Ad oggi però, se i turisti arrivati allo scalo lametino decidessero di visitare la città, si troverebbero dinnanzi a siti inagibili, abbandonati e chiusi al pubblico.
Italia Nostra porta avanti da anni, spesso in solitaria, la battaglia per la valorizzazione delle nostre ricchezze.
Qualche mese addietro è stato pubblicato il gravissimo evento di alcuni turisti nel verificare come gli scavi di Terina giacevano nel più totale abbandono, a nemmeno un anno dalla grande inaugurazione con finanziamenti per un milione di euro. Più volte siamo intervenuti su questa cattiva gestione.
La magistratura dovrebbe intervenire. Tutto ciò non può essere considerato un fatto normale. Un gioiello pure l’abbazia di Terina. Un sito archeologico, come tanti altri che vivono a Lamezia Terme, di grande interesse, che si apre però al pubblico soltanto nei mesi estivi in occasione di qualche evento.
Sottolineiamo come non ci sia traccia nel PSC di queste nostre bellezze abbandonate. Si vada a dare uno sguardo a quelle che erano le porte di ingresso di Nicastro e ci si rende conto dell’insensibilità di chi amministra la nostra città e i suoi tesori.
Alla nostra Associazione pervegono continuamente lamentele per il grave danno che si arreca all’economia ed all’immagine della nostra città non curandosi e non valorizzando i beni storico-artistico-culturale.
Il castello Normanno-Svevo, uno dei gioielli rappresentativi della città, si trova in stato d’abbandono. Abbiamo avuto modo di dire la nostra più volte contestando un modo di fare dell’amministrazione pubblica che è contro gli interessi della città. Un luogo suggestivo, bellissimo, identitario, che potrebbe continuare ad ospitare, come in passato, eventi di grande attrattività e che ad oggi non risulta nemmeno agibile. E quanto lavoro potrebbe suscitare!
Il Bastione di Malta, la cui rappresentazione stilizzata si trova proprio nello stemma comunale della città che si appresta a festeggiare il suo 50esimo anno dall’unione tra Nicastro, Sambiase e Sant’Eufemia è in condizioni penose.
Abbiamo intenzione, su queste cose, di produrre un dossier da consegnare alla Magistratura perchè si faccia chiarezza su una materia troppo spesso dimenticata,

Giuseppe Gigliotti
presidente
ITALIA NOSTRA ONLUS
SEZIONE DI LAMEZIA TERME

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