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Calabria Sociale: Il trasporto aereo regionale ‘galleggia’ nel vuoto

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Riceviamo e pubblichiamo: Calabria Sociale ritiene doveroso un intervento sul settore del trasporto aereo calabro

La situazione odierna è una storia che galleggia nel vuoto alla ricerca di trovare un proprio filo conduttore, mentre continuano ad esplodere situazioni che affossano il triangolo aeroportuale, con un immobilismo che staziona sulle strutture da più di anno, senza riuscire ad attuare una conduzione competente.

Notiamo che, all’orizzonte stranamente, spuntano come funghi, anche se non è la stagione, novelli profeti che pensano di dettare la metrica dei temi aeroportuali.

Calabria Sociale non è né un sindacato e nè un partito, ma una associazione che guarda alla cultura in rapporto all’ambiente e alla rivalutazione di determinati valori tra cui il turismo, la natura e l’ecologia, cercando di capire ed evidenziare le carenze portandole al pubblico, per suggerire e trovare le soluzioni.

A tale proposito constatiamo, per la nostra parte di conoscenze, l’esistenza di un caso particolare che ha tutti i crismi del mistero, si tratta della Sacal Ground Handling, società dell’ handling aeroportuale.

Un denominatore per un infinito che non c’è, un caleidoscopio di debiti ereditati dalla cosiddetta matrice Sacal di cui è una costola; 130 persone in cerca d’autore, con un groppo morale e mentale che si amplia giorno dopo giorno non avendo le certezze di un domani a continuità lavorativa e professionale.

L’inventore di questo contenitore era stato l’ex presidente Colosimo che aveva garantito, pubblicamente, in caso di cessazione dell’attività, la continuità professionale e l’occupazione a tutti coloro che erano stati fatti transitare in Sacal GH. Parole scritte nel vento del niente oggi prive di senso e di costrutto nell’insicurezza della realtà, per un fattore instabile e inaffidabile.

Si consuma così l’odissea di una parte del settore aereo e della sua gente, in un vagare alla ricerca del ruolo e di se stesso, pur essendo valorizzato dai collegamenti con l’aumento dei passeggeri (almeno per Lamezia Terme come più volte riportato dalle diverse statistiche della società e da assoaerporti ed assohandler).

Cosa succede all’appendice denominata Sacal GH divenuta un termine perdente? Cattiva gestione? Concorrenzialità sul sedime aeroportuale da parte di altre società di Handling? Anticipiamo ad Enac una particolare attenzione al dumping contrattuale sul quale interverremo chiedendo, come associazione, ulteriori chiarimenti!

Come mai non opera anche su Crotone e Reggio? La Sacal è o non è il gestore unico del settore aereo calabro? Tutto strano! Troppo strano per essere accettato, avvolto nel silenzio dei protagonisti di vertice, con la preoccupazione dei 130 dipendenti che, in un crescendo di ritmo, temono per il loro futuro.

La nostra visione sociale del trasporto aereo riprende le immagini di uno sviluppo incompleto, dove mancanza d’esperienza e di conoscenza portano, invariabilmente a continui e costanti errori di valutazione che cadono sulle spalle dei lavoratori, sull’ambiente e sul disegno dell’attività quale termine di rivalutazione collettiva.

Sollecitiamo quindi gli organismi preposti, a voler procedere con tutti i meccanismi previsti, necessari alla soluzione dei problemi impellenti.

Calabria Sociale

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