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Calabria Sociale: Lamezia fulcro dell’incoerenza e della totale anarchia

3 min di lettura
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La città di Lamezia è diventata il fulcro del nulla, dell’incoerenza, della totale anarchia, dove le diverse autorità non intervengono per sanare i danni provocati dal menefreghismo e dal qualunquismo imperante, nessun rispetto, anche minimo, per le regole sia scritte e non scritte, ognuno si sente in diritto di fare ciò che vuole a proprio esclusivo piacimento

Comunicato Stampa

Addolora il vederla ridotta in questo modo inaccettabile, dove tutto è diventato il contrario di tutto, assistere al completo abbandono, nell’umiliazione di un sociale ormai realmente inesistente.

Vie con erbacce cresciute incontrollate, non è periferia ma strade del centro, nessun impegno alla radicale pulizia. Segnaletica stradale abbattuta, inoltre i paletti bianco rossi che delimitano il marciapiedi, completamente divelti e fatti sparire, facendo diventare, quello spazio, un parcheggio abusivo togliendo, in questo modo, viabilità al pedone costretto, pertanto, a camminare in mezzo alla strada.

Buche improvvise sul manto stradale in cui l’asfalto si è consumato lasciando solo un foro rabberciato. Escrementi di animali e altro innominabile.

Piazza Mazzini trasformata in una bolgia, rifugio di colombi che possono andare bene a piazza San Marco -Venezia per una secolare tradizione, ma non a Lamezia, dove sono, al contrario, un pericolo per l’igiene pubblico e per la tranquillità della gente.

Tutto tace! Silenzio sempre più profondo delle solite autorità in cerca d’autore.

Povera città in che stato è ridotta, violentata, usata come deposito di tutto ciò che è il peggio del vivere umano, abbandonata a sé stessa, con il putridume che invade le vie come se si trattasse di una struttura morta e sepolta. I politici dove sono? Le loro promesse pesano come tante chimere mai realizzabili, intanto la città e il suo hinterland, continuano a regredire.

Le istituzioni, danno corpo al nulla, facendosi presente solo con note e lettere che riguardano pagamenti scaduti, riferimento a quote dei mesi di luglio e agosto, ma comunicati con enorme ritardo all’utente attraverso una comunissima lettera arrivata il 3 settembre.

Alla richiesta di spiegazioni il comune, che gestisce la vicenda, ha risposto nel seguente modo: In riferimento alla Sua istanza, sì invia quanto già riportato sul Portale del Comune di Lamezia Terme “”si comunica che le rate già scadute, compresa la rata unica, al momento dell’effettivo recapito dell’avviso di pagamento TARI 2021 potranno essere versate entro la scadenza della terza rata (30 settembre 2021) senza oneri aggiuntivi. “Si ricorda che, indipendentemente dal recapito del plico cartaceo, sin dal 31 luglio 2021 ciascun contribuente può verificare la propria posizione tributaria visitando la sezione “Servizi on line” del sito internet comunale, accedendo ai “Servizi Tributari” del Portale del cittadino. 

L’accesso al servizio è possibile utilizzando le credenziali SPID (Sistema Pubblico di identità Digitale) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi). Una giustificazione che può solo aumentare il malcontento del cittadino (non tutti hanno internet o un computer e non tutti, del resto, sanno usare o utilizzano questi strumenti).

Questione idrica, l’utente paga cifre elevate per un servizio che non funziona, l’acqua non è bevibile.

Se vogliamo restituire la bellezza e la vivibilità a Lamezia va, da subito, trovato un modo di rilanciarla e rivalutarla, in caso contrario, perdurando l’assenteismo, passeranno anni prima di rivederla fiorire.

Gianfranco Turino
Calabria Sociale

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