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Calabria zona rossa, lettera aperta di Nicotera al generale Cotticelli e al prefetto Latella

2 min di lettura
giancarlo nicotera

La Calabria è stata dichiarata zona rossa, il consigliere comunale di Lamezia Terme, Giancarlo Nicotera, scrive una lettera aperta al generale Cotticelli e al prefetto Latella

Di seguito la missiva:

Ill.mo Generale Cotticelli
Ill.mo Prefetto Latella,

giro con mio figlio piccolo in auto per Lamezia Terme, potrebbe essere l’ultimo giorno di libertà.
Vedo i negozi con le luci accese e gli esercenti mi sembrano sfollati che prendono le ultime cose prima di andare via… .
Mi chiama intanto una mamma al telefono, mi dice che con il figlio di otto anni é bloccata in casa da quasi due settimane in attesa dei risultati del tampone.
Scendo per prendere un dolcino da asporto, con i ragazzi del bar ci guardiamo con mestizia nella consapevolezza che per diverso tempo potremmo non rivederci più… .
Tutto tristissimo, mi chiedono: “Come faremo ora?”
Mio figlio mi chiede: “Perché papà?”
Io, Generale e Prefetto, Vi chiedo: “Perché?
Perché deve pagare sempre il popolo a causa di decenni di errori commessi dalla politica nazionale e regionale sulla Sanità?”.
Ora ci chiudono, siamo zona rossa a causa soprattutto della nostra Sanità che – nonostante sanitari eccellenti che spesso combattono il virus a mani nude – langue e non ha né mezzi e né uomini.
Vi chiedo, ancora una volta:
“Sono stati spesi in Calabria ed a Lamezia Terme i milioni previsti per il Covid?
Le decine e decine di migliaia di euro di donazioni pro Covid sono andate a buon fine?
Perché qui ancora non si rileva l’apertura di strutture Covid, ma si parla a malapena di percorsi di sicurezza negli Ospedali (come quello di Lamezia) non attrezzati per fronteggiare appieno l’emergenza?”
Ora ci chiudono.
Vi chiedo, in queste settimane:
“Si lavorerà per aumentare da subito l’organico di medici ed infermieri?
Si lavorerà, senza se e senza ma, per migliorare i mezzi dei nostri nosocomi?
Si lavorerà concretamente per processare i tamponi in misura maggiore e più rapida, riaprendo magari reparti come Malattie e Microbiologia chiusi, a Lamezia Terme, inspiegabilmente con tagli assurdi?
Questi giorni di lacrime e sangue dei cittadini calabresi serviranno ad approntare tutto ciò?
O serviranno solo per prendere tempo in attesa di chissà cosa?”
Siete uomini e donne di Stato chiamati a fare rispettare le leggi, la gente si fida di Voi.
Non esisterebbe però crimine morale peggiore che quello di far passare ancora tempo senza intervenire concretamente e fattivamente sul nostro sistema sanitario.
Il popolo altrimenti morirà o malato o di fame e nessuno potrà chiamarsi fuori dicendo: “Io non c’ero…” .

Avv. Giancarlo Nicotera – Consigliere Comunale

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