LameziaTerme.it

Il giornale della tua città



Casa: il 36% dei calabresi non si sente sicuro perché datata

2 min di lettura
architetto casa

Ricerca osservatorio Sara assicurazioni, terremoto più temuto


CATANZARO. Più di un calabrese su tre (36%) dichiara di non sentirsi molto al sicuro all’interno della sua abitazione, perché vive in un edificio datato, con qualche acciacco o pericolo, e non saprebbe bene come comportarsi e a chi rivolgersi nel caso in cui si verificasse un danno o incidente domestico.

È il dato che emerge, è scritto in una nota, dall’ultima ricerca dell’Osservatorio Sara Assicurazioni.

Tra i possibili danni e incidenti legati alla propria casa, prosegue la nota, a preoccupare i calabresi è in primis il rischio di terremoto (74%). Seguono altri fenomeni, che possono dipendere da fatalità ma anche da disattenzioni o sistemi non adeguatamente manutenuti, come le fughe di gas (28%), l’incendio (18%), il corto circuito (15%) e le perdite d’acqua (13%).

Il 19% segnala, tra i fattori di preoccupazione anche i piccoli incidenti domestici, come l’inciampo o lo scivolare su pavimenti bagnati, soprattutto se in presenza di oggetti o parti strutturali che potrebbero essere pericolosi per le persone.

Sul come fare per proteggersi, è scritto nella nota, “se da un lato il 36% dei calabresi ritiene che occorrerebbero comportamenti quotidiani più responsabili e una minore sottovalutazione dei pericoli legati al vivere la casa, soprattutto quando vi sono bambini o anziani, il 18% pensa che sia anche importante rendere gli edifici più moderni nelle strutture, negli impianti e nel livello tecnologico, e un ulteriore 10% sostiene che occorrerebbe maggiore informazione su questi argomenti.

Oltre a questo, gli abitanti della Calabria sottolineano anche l’utilità di una polizza assicurativa, anzitutto per le garanzie economiche che offre in caso di spese per la riparazione di danni (36%), ma anche perché permette di contare su professionisti qualificati in caso di necessità (15%) così come di provare un senso più generale di protezione (21%)”.
(ANSA).

Click to Hide Advanced Floating Content