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Casa del Popolo: roghi Scordovillo una risorsa per una campagna elettorale

3 min di lettura
scordovillo

Abbiamo letto nei giorni scorsi gli ennesimi comunicati in merito allo sgombero e alla bonifica del campo Rom di Scordovillo dopo l’ennesimo rogo, in cui addirittura vengono promesse ai cittadini “misure che per un trentennio nessuno ha avuto il coraggio di attuare”

Comunicato Stampa

In merito alla questione non si è risparmiato proprio nessuno, Ministro dell’Interno compreso, il quale ovviamente ripete con fare ipnotico sempre le medesime parole che tutti gli altri prima di lui hanno proferito.

Nell’ennesima emergenza tutti d’accordo insomma contro questi “delinquenti”, così definiti in uno dei tanti comunicati delle destre, generalizzando come al solito e riferendosi ovviamente a tutto il campo, alimentando ancora una volta il clima già teso tra lametini e Rom.

Bisognerebbe ricordare alla classe politica tutta, come la questione del campo di Scordovillo per anni sia stata più che un problema una risorsa, campagna elettorale costante e garantita che grava sulle spalle di tutti i cittadini, specialmente proprio su quelle di coloro, che sono ricoverati nell’ospedale e di cui tanto pare preoccuparsi la classe politica lametina.

In molti opportunamente operano una rimozione della memoria, purtroppo però è impossibile farlo quando sono articoli di giornale ed esposti alla procura a permettere alla collettività di ricordare, di approfondire e constatare che non è responsabilità esclusiva di chi abita Scordovillo, ciò che avviene nel momento in cui si alza la “fumata nera”.

Ma allora di chi è? In diversi articoli datati 2017 si legge che i roghi del campo Rom, hanno anche e soprattutto una matrice criminale, atta allo smaltimento illegale di rifiuti provenienti dall’esterno dello stesso accampamento.

Il dato che emerge è che in tanti, usano e sfruttano i rom per smaltire a costi bassissimi e illegalmente questi rifiuti, provocando disastri ambientali e danni enormi a tutti gli abitanti di lamezia, Rom compresi.

Insomma, ancora una volta ai cittadini viene mostrato il dito, celando opportunamente ciò che si nasconde dietro, perché è scomodo e prevede impegno risolvere un problema, mentre invece mantenendo questa situazione ci si garantisce campagne elettorali all’infinito, basta semplicemente veicolare la rabbia dei cittadini contro chi, in questa situazione di certo non ha gli strumenti per risolverla.

Appare inoltre sempre più palese che il problema si faccia tale, esclusivamente quando si presenta “l’emergenza”, nel resto del tempo invece nessuno parla nè agisce. Un esempio palese è il caso della spazzatura e del degrado in cui diverse aree di Lamezia appaiono più come discariche che come spazi urbani, palesando davanti agli occhi di tutti come siamo terribilmente indietro con la gestione dei rifiuti rispetto a tutto il resto d’Europa, pur avendo introdotto la differenzata ormai da anni.

Insomma della salute dei cittadini interessa, solo quando fa comodo, nel resto del tempo si richiede impegno senza garantire nulla, se non parole che istigano a odiarsi, la solita guerra tra poveri che viene perpetrata all’infinito cosi da garantire divisione, mentre ogni problema persiste al fine di garantire voti per le prossime elezioni che verranno.

Casa del Popolo di Lamezia e del Reventino

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