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Catanzaro. Acqua, l’Adusbef Calabria pronta a valutare una class action

2 min di lettura
Elena Mancuso

L’Adusbef è pronta a raccogliere le firme dei cittadini

Comunicato Stampa

Mentre la Soget  (la società che si occupa della riscossione dei tributi a Catanzaro), continua l’esecuzione forzata per riscuotere i tributi per canoni di acqua, alcuni anche prescritti e che non sono rientrati nella rottamazione del decreto legge crescita, Palazzo dei Nobili comunica con un ordinanza il divieto di utilizzare l’acqua per ogni consumo umano, creando panico fra i cittadini delle zone comprese fra Sant’Elia, Piterà, Janò, Pontegrande, Bambinello Gesù, Pontepiccolo (fino a via Luigi Rossi) e parte del rione Lenza, nel quartiere Gagliano con enorme disagio per il mancato utilizzo di tutta una serie fondamentale di servizi ordinari e quotidiani, che rendono l’acqua un bene indispensabile e con la corsa all’acquisto dell acqua nei super mercati

E’ molto determinata la presa di posizione dell’Avvocato Elena Mancuso, Responsabile Regionale dell’associazione dei consumatori Adusbef che evidenzia di essere pronta a raccogliere le firme dei cittadini e valutare una class action per il risarcimento dei danni.

Infatti ricorda come il Tribunale di Roma ha ammesso tale azione nel 2011 per alcuni comuni, stabilendo un risarcimento danni per i comuni nel Molisano a causa dell acqua contaminata I cittadini  evidenzia l avvocato Elena Mancuso non devono sempre e solo subire passivamente I fenomeni dell inquinamento e delle contaminazioni e pagare egualmente il canone idrico.

La forza di tale tipo di azione è la valenza deterrente che assume in funzione di tutela degli interessi e della salute della generalità dei cittadini.

Insomma non può sempre pagare Pantaleone, il cittadino diligente, che tra tasse e adesso con questo ulteriore e pesante disagio, ne finisce con l’essere sempre più vittima incolpevole.”

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