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Coldiretti Calabria presenta esposto alla Corte dei Conti

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Pietro Molinaro - Presidente Coldiretti Calabria

Pietro Molinaro - Presidente Coldiretti Calabria

Molinaro: la delibera Cipe n°3/2018 sul progetto definitivo contiene vizi di legittimità che abusano del territorio con spreco di risorse pubbliche

CATANZARO. Coldiretti Calabria, tramite il presidente Pietro Molinaro, non abbandona le operazioni di monitoraggio in merito all’iter del progetto del 3° megalotto S.S.106 Roseto Capo Spulico-Sibari.

A dimostrazione di ciò, l’associazione dei coltivatori diretti ha presentato un esposto alla Corte dei Conti nel quale sottolinea “che vi è un ingiustificabile consumo di suolo agricolo, oltraggio paesaggistico e ambientale, attentato alle risorse per il decollo e sviluppo dell’economia locale legata all’agricoltura di qualità  multifunzionale e alla fruizione turistica”.

La Coldiretti chiarisce che gli obiettivi risultano contraddittori, tuttavia ” le soluzioni sono possibili e portano a dire che: risparmiare si può! Uno tra i pochi territori incontaminati  corre un grave rischio – scrive Coldiretti ai giudici contabili – e questo per una frettolosa ed approssimativa approvazione definitiva di un progetto che si basa su  un’istruttoria sommaria, sull’indefinitezza dei risultati, dei tempi e delle risorse necessarie. Una politica infrastrutturale deve avere  effetti sulla crescita e sul superamento dei divari territoriali: ma così non è!  Il CIPE  – continua l’esposto – consapevole dei vizi di legittimità ed in presenza di un ricorso al TAR Calabria ha adottato la delibera n°3/2018 e Coldiretti rivolgendosi alla Corte dei Conti, nell’esercizio del suo controllo preventivo di legittimità nonché  presidio Istituzionale – chiede che possa, fermare uno scempio che è anche giuridico ed economico.  Fin dalla redazione del progetto preliminare il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’ANAS S.p.A. in qualità di Ente aggiudicatore del progetto  e dei lavori di realizzazione  hanno incomprensibilmente – continua l’esposto – ignorato l’ipotesi del “raddoppio” di un’arteria stradale già esistente più a valle, lungo il percorso e che non interferisce con centri abitati, mantenendo le irrinunciabili gallerie sotto i paesi di Roseto, Amendolara e Trebisacce.  A favore di questa soluzione ci sono i pareri del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare , del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo  nonché del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici”.

Nel testo presentato alla Corte dei Conti si legge ancora che “il progetto preliminare dell’opera approvato con delibera del Cipe n°103/2017 aveva previsto un sistema di ‘gallerie’ naturali profonde che non avrebbe creato problemi.  Un progetto che viene presentato ed approvato come definitivo. E tale non è!  Difatti la delibera Cipe n°3/2018 non sa quale sarà l’opera che verrà realizzata  ( tutto sarà deciso in sede di esecutivo).  Coldiretti evidenzia che le dichiarazioni di Anas e Regione Calabria,  che nel presentare l’opera , parlano di ‘rottura dell’isolamento di questo territorio’, non sono suffragati nella realtà. La strada così concepita per collegare Taranto all’autostrada A3 Sa-Rc, arretrata rispetto alla costa, con attraversamenti in trincea e gallerie artificiali sui terrazzi agricoli  e con soli due svincoli sul tracciato di 38 km, contribuirà ancor più all’isolamento e non incentiverà l’attrattiva di questi territori. Coldiretti chiede alla Corte dei Conti nell’esercizio del controllo finalizzato alla registrazione della delibera Cipe n°3/2018 di valutare i fatti, le considerazioni contenute nell’esposto auspicando che vengano esaltati il buon senso, l’applicazione delle leggi e il rispetto dei principi di buon andamento delle pubbliche amministrazioni che   paiono assenti dall’elaborazione e dall’approvazione del progetto”.

Redazione

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