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Comitato Lamezia 4 gennaio 2018: inaspettate le dimissioni di Saffioti

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Riceviamo e pubblichiamo: “Il comitato Lamezia 4 gennaio 2018, dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale decretato alla fine del 2017, ha deciso, presente e consenziente il Dott. Antonio Saffioti, di continuare l’attività con i componenti esterni allo sciolto consiglio comunale e con la cooptazione di nuovi componenti, stabilendo, tra l’altro, che  l’assenza ingiustificata per più di due volte alle riunioni comportava l’automatica decadenza. Conseguentemente, Antonio Saffioti, avrebbe potuto  assentarsi ed essere dichiarato decaduto.

L’aver rassegnato le dimissioni ed averne reso pubbliche le motivazioni  rendono necessario , con lo stesso mezzo, offrire un necessario chiarimento. Il comitato in tutte le riunioni ha espresso all’unanimità, sempre presente e consenziente il Dott. Saffioti,  la decisione di continuare la propria attività per tutto l’anno 2018, che non è consistita, come sostiene il dimissionario, nella sola manifestazione del 4 gennaio 2018. Come è noto, anche perché la stampa ne ha dato sempre notizia, sono state organizzate varie iniziative di ordine celebrativo, culturale, propositivo ed anche ludico ed altre deliberate sono in corso di preparazione.

Proprio venerdì si è concluso, sotto l’egida del comitato, un torneo tennistico al quale hanno partecipato parecchie decine di giovani lametini, calabresi e di altre regioni, con le relative premiazioni, presenti nostri rappresentanti; è stato indetto e pubblicato il concorso per la miglior tesi di  laurea su argomenti riguardanti Lamezia o i Comuni del Lametino; il Prof. Villella è impegnato ad organizzare un evento di memoria storica che coinvolgerà tanti esperti non solo di Lamezia ma anche del Lametino e si concluderà con la pubblicazione degli atti del convegno; è in corso la elaborazione di un “calendario di eventi di Lamezia Terme”.

Sin dalla riunione del Comitato in data 11 dicembre 2017, come risulta dal relativo verbale,  “l’Avv. Antonio Saffioti propone inoltre di organizzare un convegno sui fatti che hanno interessato la Città negli ultimi giorni (scioglimento del Consiglio Comunale)”; nella riunione del 27 aprile 2018 il Comitato gli ha affidato il mandato, che Saffioti ha accettato, di occuparsi dell’organizzazione di tale convegno.

 

 

Con mail dell’8 maggio 2018 il Dott. Saffioti ha trasmesso alla segreteria del comitato il suo progetto che viene qui di seguito testualmente riprodotto:

“LAMEZIA, non cascarci di nuovo”

Proposta iniziativa su scioglimenti nel contesto delle celebrazioni per i cinquant’anni dalla fondazione della città di Lamezia Terme

Le celebrazioni per i cinquant’anni dalla fondazione della nostra città rappresentano un’occasione per confrontarsi, con un contributo il più possibile plurale di opinioni e protagonisti che hanno segnato la cinquantennale storia di Lamezia Terme, sul cammino compiuto fino ad oggi dalla nostra comunità e sulle prospettive per il presente e per il futuro.

Questa discussione sulla nostra città, per non ridursi a mera prosopopea, come ho avuto modo di segnalare in altre occasioni, non può escludere una riflessione sul tema dello scioglimento dei consigli comunali e, più in generale, sul condizionamento della criminalità organizzata sulla vita politica, sociale ed economica della nostra comunità.

Con lo scioglimento del consiglio comunale deciso dal Consiglio dei Ministri nel novembre 2017, la nostra città segna un tristissimo primato in Italia: è la prima città italiana con più di quindicimila abitanti, ad essere stata oggetto di un provvedimento di scioglimento per infiltrazioni mafiose per tre volte.

Alla luce di questi fatti, ho ritenuto opportuno richiedere nei mesi scorsi che, nel contesto degli eventi e delle manifestazioni per il cinquantenario, fossero previsto uno o più momenti dedicati a questo specifico tema.

Certamente non saranno occasioni per fare processi, emettere sentenze o entrare nel merito giudiziario delle singole vicende. Su tutto questo, spetta agli organi dello Stato elaborare le loro valutazioni e giungere eventualmente a delle determinazioni.

Questi momenti vogliono essere luoghi di discussione e confronto, tra opinioni anche diverse e contrastanti, sulle dinamiche che hanno portato ai tre scioglimenti per mafia del nostro Comune. Interrogarsi sulle ragioni per le quali ancora oggi, come emerge dalle carte di questo terzo scioglimento, la criminalità organizzata continua a condizionare il voto dei cittadini lametini, la composizione delle liste, a inquinare i processi democratici.

Una discussione che ovviamente potrà intrecciarsi e dare un contributo al più ampio dibattito sulla legge sugli scioglimenti e le eventuali proposte di modifica, avviato proprio nelle scorse settimane da parlamentari calabresi di diversi schieramenti.

Lo spirito di questi momenti non sarà quello di discussioni fini a se stesse o meramente accademiche, ma saranno finalizzati a formulare idee e proposte concrete per impedire che quelle dinamiche che hanno portato ai tre scioglimenti non si ripetano.

A cominciare dalle prossime elezioni amministrative.

Alla luce di quanto sopra, propongo un dibattito, da tenersi in data e luogo concordato con i membri del comitato e i relatori, moderato da un giornalista, a cui parteciperanno due docenti universitari, riferibili possibilmente ad orientamenti politici diversi.

Dopo gli interventi dei relatori, seguirà il dibattito con il pubblico.”.

 

Il conferimento del mandato all’Avv. Saffioti è stato deciso, a seguito di una partecipata  discussione partendo dalla considerazione che più liste  costituiscono  un maggior pericolo per un altro scioglimento e che, pertanto, è opportuno che la Città discuta sulla questione.

Il Comitato voleva e vuole proporsi come coordinatore di questo dibattito, senza prender decisioni, tenuto conto che detto Comitato ha solo un potere di proposta e niente di più, ed il compito assegnato a Saffioti riguardava proprio l’organizzazione di questo pubblico incontro. Il Comitato ha atteso vanamente  l’espletarsi dell’impegno.

Quando il Sindaco Mascaro ha riconosciuto il pregiudizio che gli era derivato dall’eccessivo numero delle liste che l’avevano sostenuto, il Comitato ha ritenuto di far presente che dell’argomento ci si stava interessando e che si aveva l’intenzione di promuovere un pubblico incontro.

Ora giungono, inaspettate ed improvvise, le dimissioni di Saffioti  che, qualificandosi come appartenente ad  un movimento politico, ritiene che solo i partiti politici ed i movimenti  si debbano interessare delle vicende della Città.

Il Comitato non nega a nessuno il diritto di credere di aver “trovato la via di Damasco”, ma ritiene di avere tutto il diritto di non condividere tale opinione e, come ha preso posizione sul problema dell’Ospedale, altrettanto ha fatto organizzando il convegno sull’aeroporto nel mese di luglio.

Il Comitato continuerà, nell’interesse della Città e non di partiti e non di movimenti,  ad offrire alla Città soluzioni e proposte proprio al di fuori dei partiti e dei movimenti politici.

Non per essere contro, ma solo per  operare senza impegni per candidature  o per carriere politiche o per tesi precostituite.

Se questo intende fare Saffioti, ha fatto bene ad allontanarsi  dal Comitato che è composto da  persone di diversa sensibilità politica che intendono continuare a sostenere iniziative nell’interesse della Città da qualunque parte provengano e sollecitando l’impegno di tutti.

Tutto questo fino al 4 gennaio 2019 quando si concluderà il periodo della ricorrenza dell’anno 2018 ed il Comitato deciderà se e con quali finalità continuare l’esperienza di questa associazione”.

 

 

 

 

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