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Comitato Malati Cronici: Le esigenze di chi sta male sono ignorate

2 min di lettura

Comitato Malati Cronici: La “pazienza” dei pazienti è messa a dura prova

Comunicato stampa:

Avere a che fare con le attività ospedaliere è sempre un’odissea. La “pazienza” dei pazienti è messa a dura prova. Le esigenze di chi sta male sono praticamente ignorate.

Si pensi che per un semplice tappetino, per il quale ci siamo battuti a più non posso, il cui costo è davvero modesto, basilare però all’attività di cardiologia ci sono voluti ben quindici mesi. Speriamo ora non si impieghi altrettanto per il collaudo.

Invitiamo i dirigenti ospedalieri lametini ad andare a verificare lo stato delle sedie del pronto soccorso. Abbiamo potuto constatare in un nostro giro di perlustrazione il bagno per i disabili chiuso.

L’ingresso principale dell’ospedale è occupato da una sala di attesa per il cup che provoca disagi per accedere agli ambulatori.

Rimane grave il fatto che prenotarsi una visita significa attendere mesi mentre se paghi e la fai in intramoenia passa solo qualche giorno. Puoi trovare il totem fuori servizio per cui anche pagare il ticket diventa un’impresa ardua.

La mancata informatizzazione costringe a fare cinque passaggi (file) per un prelievo e la sala attesa dei prioritari è priva di sedie.

Con l’atto aziendale del 2016 non possono più essere garantite urgenze e reperibilità in dialisi. Tutto si concentra ancora una volta su Catanzaro determinando problemi e super affollamenti. Come mai si è proceduto, di fatto, ad un declassamento di un reparto che ha funzionato sempre bene?

Che logica segue il nostro direttore generale? A giugno aveva promesso in un incontro pubblico che avrebbe fatto di tutto per ripristinare malattie infettive. Ora apprendiamo che i medici e gli infermieri sono stati ricollocati in altri reparti. Significa la fine di Malattie infettive? L’impegno ha portato alla chiusura definitiva del reparto?

Un paziente ci segnala che il nostro ospedale non effettua più nemmeno l’ago-aspirato. Bisogna recarsi o in altra struttura pubblica tipo Catanzaro oppure dai privati, pagando cifre non di poco conto.

Dai dati in nostro possesso sono diminuite le nascite presso il nostro nosocomio perché sempre più mamme lametine decidono di partorire a Catanzaro per la soppressione della TIN.

Non si provvede nemmeno a potenziare la neonatologia rendendola di secondo livello con personale altamente competente e con attrezzature “STEN” trasporto del neonato attrezzato. Che è partito a Cosenza..

Questo obiettivo darebbe più fiducia e credibilità ad un reparto che si è sempre distinto per impegno e capacità.

Le attività di chi dirige il nostro ospedale causano malessere e preoccupazioni.

I pazienti si sentono trascurati e costretti ad affrontare diverse problematiche scontrandosi con ostacoli assurdi ed ingiustificati.

È questa la buona sanità?

Comitato Malati Cronici del Lametino

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