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Comitato Precari MiBACT 4.0 sul DL Agosto e 500 incarichi diretti

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Comitato precari MIBACT 4.0

Il comitato si pronuncia con positività sulla possibilità di instaurare incarichi diretti, così come emanato nel provvedimento DL 104/2020

 In attesa di nuovi tavoli tecnici da tenere tra la Regione Calabria, il Segretariato e le sigle sindacali e in attesa di capire quale sarà il destino di una fetta di tirocinanti che malauguratamente non ha seguito la stessa sorte dei loro precedenti colleghi, il Comitato Precari MiBACT 4.0 sonda tutte le possibilità perché anche gli ormai ex-tirocinanti di Area III trovino quanto meno un secondo anno di attività presso i luoghi della cultura calabrese.

Ai neofiti del caso è necessario un rapido resoconto degli ultimi quattro anni di attività: tutto ebbe inizio con il Protocollo di Accordo tra Regione Calabria e Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali per la Calabria del 30 marzo 2016, avente ad oggetto la realizzazione di interventi per soggetti disoccupati e disoccupati in possesso dello status di percettori di ammortizzatori sociali in deroga, attraverso esperienze formative on the job da effettuarsi presso il Segretariato Regionale, le Soprintendenze, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, il Polo Museale Regionale, gli Archivi di Stato, la Soprintendenza Archeologica della Calabria, i Parchi, Musei ed aree Archeologiche statali, la Biblioteca Nazionale Universitaria. Seguito dal Decreto dirigenziale n. 6160 del 30.05.2016, modificato ed integrato con decreto dirigenziale n. 7001 del 17.06.2016, che approva la “Manifestazione di Interesse per la selezione di massimo 627 soggetti, da parte di disoccupati e disoccupati in possesso dello status di percettori di ammortizzatori sociali in deroga, per un percorso di qualifica in grado di offrire maggiori opportunità lavorative”.

Nello specifico i 627 tirocinanti sono stati individuati secondo la distinzione ivi riportata:

  • 346: Area I/II che accedono con diploma di scuola secondaria di primo grado e di secondo grado e ISEE, addetti alle funzioni di vigilanza, autista e accoglienza;
  • 281: Area III che accedono per valutazione titoli e per superamento di colloquio tenutosi presso la sede del Segretariato di Roccelletta nella prima metà dell’anno 2018. Le figure ricercate sono afferenti alle tipologie di figure specifiche che sono proprie degli istituti MiBACT, tra cui archivisti, architetti, archeologi, diagnosti e restauratori, ingegneri, storici dell’arte ed economi.

Mentre per i primi oltre allo svolgimento del primo anno di attività è stata portata avanti una trattiva che ha sancito un ulteriore protocollo di intesa per la messa a disposizione dei luoghi della cultura per un rinnovo del tirocinio per un’altra annualità attualmente in corso, i professionisti di Area III non hanno ottenuto lo stesso trattamento e al momento, in funzione delle recenti volontà della Regione Calabria sulla questione precariato storico, pare che non ci si possa puntare ad una seconda annata del servizio almeno sotto la forma contrattuale del tirocinio.

Consci delle recenti richieste di incontro che l’assessore Fausto Orsomarso ha avanzato nei confronti del ministro al lavoro Nunzia Catalfo perché si avvii un dialogo che metta in chiaro quali siano da anni le condizioni di precariato di un numero considerevole di lavoratori calabresi, alla ricerca di soluzioni adottabili, il comitato vuole sottolineare come la situazione di Area III MiBACT sia in ogni caso anomala.

Appare ormai evidente ai più come la carenza di personale, momentaneamente sopperita dai su citati tirocinanti, mini un proficuo operato delle funzioni degli enti culturali calabresi e nel contempo è apparso con altrettanta evidenza come sia stato proficuo l’apporto in termini di risorse umane che hanno rappresentato i tirocinanti MiBACT, a prescindere dall’area di appartenenza.

In quest’ottica si profila l’articolo 24 del DL 104/2020, meglio noto come Decreto Agosto, che stanzia 4 milioni di euro per il 2020 e 16 milioni di euro per il 2021 per la nomina diretta di esperti a supporto delle Soprintendenze con contratti di collaborazione esterna.

È inutile sottolineare che lo scopo dei tirocini regionali è stato quello di formare un gruppo di esperti che potesse sopperire al gap lavorativo che negli anni si è andato a formare negli enti ospitanti; senza contare che nel caso dei tirocinanti di Area III si è trattato di dare una opportunità lavorativa nella propria regione a professionisti pluri-titolati al fronte di un rimborso spese i 600 euro mensili.

Che possano essere i fondi stanziati dal Decreto Agosto una prima possibilità di rinnovo di una fetta di lavoratori quasi mai citati e considerati, perché si applichi quel principio di equità lavorativa che avrebbe dovuto interessare tutti i 627 soggetti che hanno superato la manifestazione di interesse?

 

Comitato Precari Mibact 4.0

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