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I compagni di strada ritornano quasi sempre

2 min di lettura
amicizia

Alcune figure mitologiche: – Minotauro, – Ciclope, – Unicorni, – Ex compagni di classe o amici persi per strada, ahahah, proprio così!

“Compagno di scuola, compagno per niente ti sei salvato o sei entrato in banca pure tu?”, scriveva Venditti in un emozionante brano dall’omonimo titolo.

Beh, tanti anni dopo, non pochi, tramite Facebook, prima, WhatsApp, poi, decidono di rincontrarsi.

Il tempo ritrovato sembra non essere trascorso: la complicità, la goliardia, la voglia di riscoprirsi e raccontarsi…. qui Proust si scialerebbe, mi sa!

Certo, per taluni, come dice il cantautore romano, restano i fumi delle barricate: si sa che ci sono urti e vicissitudini che allontanano le persone senza che, a volte, ci sia una ragione precisa. Cosi è la vita! Personalmente amo quei contesti in cui va a ripresentarsi la magia degli appuntamenti.

Per questo ho scelto un amarcord lirico di Ornella Statti, il più adeguato all’argomento, anche per scelta di voce: lei, una donna, la cui natura, per sua sensibilità, era riposta nella natura delle cose.

Possano questi suoi versi suggerirci il verso giusto da prendere, anche perché le distanze, fondamentalmente, non solo sono senza senso ma non fanno imboccare alcuna direzione.

Nella vita spesso si è costretti a cancellare gli amici
e le persone più care, anche se non vorresti!
Ma è la stessa vita che te li fa ritrovare
a distanza di 30/ 40 / 50 anni. Te li offre su un piatto d’argento
e te li sbatte in faccia come uno schiaffo violento.
E tu resti lì! Non sai cosa dire …
Che emozione immensa rituffarsi in un secondo
nel passato ,in quel tuo meraviglioso passato,
dove esistevano i veri affetti, le amicizie, i valori
della famiglia, le persone più genuine, quelle
di cui ti fidavi ciecamente e che a distanza
di anni ti riconoscono, anche da un semplice messaggio .
E’ proprio come tuffarsi in un mare d’acqua fresca,
nel quale vorresti rimanere per sempre!
La cosa più sorprendente è scoprire che oggi …
queste persone siano rimaste uguali, come
tu le avevi lasciate, e il tempo li ha conservate
ancora più vere e integre, senza nulla
scalfire della loro personalità.
E’ come voltare pagina, tornare indietro
in un secondo, apri gli occhi e ti accorgi che sei viva,
nonostante le tristezze e sofferenze
di un passato lungo e indescrivibile.
Sono proprio queste piccole, ma forti
e incommensurabili emozioni che….
rendono la vita degna d’essere vissuta !
Grazie, o mio Signore!
(Ornella Statti)

 

Prof. Francesco Polopoli

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