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Conad Lamezia, mercoledì gara3 contro Macerata per un posto in A2

2 min di lettura
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Ernesto Turano

Servirà gara3 per decidere chi tra la Conad Lamezia e la Medea Montalbano Macerata approderà in finale per un posto in A2.

Comunicato stampa:

Il fattore campo, a differenza di quanto successo nella serie con Leverano, sta finora determinando la scontro tra le due compagini con due 3-1 casalinghi e quindi un perfetto equilibrio.

A due giorni da gara3 abbiamo analizzato la sfida di sabato scorso a Macerata con il centrale giallorosso Ernesto Turano.

Cosa ha funzionato e cosa no nella gara di Macerata?

Ha funzionato l’approccio alla gara poi, non so se per bravura di Macerata o demerito nostro loro sono venuti fuori. Il secondo set è stato lo spartiacque della partita. Noi abbiamo sprecato l’occasione per andare sul 2-0 e psicologicamente questo ha pesato sul resto della gara. Purtroppo accusiamo dei momenti di black out ogni tanto e li stiamo pagando cari.

C’è allora da preoccuparsi?

Nessuna preoccupazione. Sappiamo che quella di mercoledì sera sarà una partita importante, ma dobbiamo giocarla sereni e senza particolari ansie. Bisogna avere consapevolezza delle nostre potenzialità e non dobbiamo scoraggiarci nei momenti più difficili che possono capitare in ogni partita. Non dimentichiamo che stiamo giocando dei playoff promozione con tutte le insidie che nascondono e che lo stiamo facendo con una squadra che ha dominato il suo girone perdendo il primato solo all’ultima giornata. Il loro palleggiatore vanta una carriera importante in serie A, la diagonale di posto 4 è di livello ed esperienza assoluta e l’opposto sabato sera ha sfoderato una gran prestazione. Non dobbiamo essere preoccupati ma sempre concentrati e sul pezzo, dobbiamo stare attenti e non trascurare nessun aspetto.

Tra i più esperti del gruppo, Turano sa che a lui e agli altri suoi compagni più grandi spetta anche il compito di aiutare i più giovani a superare questi momenti delicati.

A livello mentale sì, noi dobbiamo dare qualcosa in più ai giovani ma a livello tecnico c’è bisogno di tutti, non solo degli ipotetici titolari ma anche di chi partirà dalla panchina. Saranno importanti i cambi in battuta, quelli a muro, tutti dovremo essere pronti a lottare su ogni pallone.

Fare pronostici, alla luce delle due gara giocate, non è facile.

Siamo due squadre forti, costruite per vincere, avremo la stessa voglia di conquistare la finale e tutte le potenzialità per farlo. Noi dobbiamo sfruttare il fattore campo che ha inciso, secondo me, parecchio in gara1 e gara2. Loro sono abituati a giocare in un palazzetto grande e molto diverso dal nostro, dobbiamo sfruttare quindi la nostra maggiore conoscenza dell’impianto.

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