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Conferenza Stampa Premio Letterario Nautilus II Edizione

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Erano presenti anche il sindaco Paolo Mascaro e gli assessori Giorgia Gargano (Cultura) e Luisa Vaccaro (Sport e Spettacoli) alla conferenza stampa di presentazione della seconda annualità del Premio Letterario Nautilus, che ha trovato posto nell’adatta collocazione della libreria Tavella, domenica 15 dicembre.

 

I SALUTI ISTITUZIONALI

Ad introdurre è stato GianLorenzo Franzì: che ha giustificato la sua presenza annunciando che dal 2020 il Premio Letterario Nautilus, creato nel 2018 da Annamaria Persico, sarà “inglobato” all’interno del FareCritica Festival, che dalla sua prossima edizione inizierà ad ampliare il discorso intrapreso fin dall’inizio allargando il cerchio d’azione dalla critica cinematografica e teatrale a quella letteraria, grazie all’apporto proprio del Premio ideato dalla giornalista e alla presenza di un altro Premio prestigioso, quel Premio Sipario che Mario Mattia Giorgetti (direttore della rivista milanese omonima e punto di riferimento per la critica teatrale) ha fortemente voluto collocare proprio durante l’evento ideato da Franzì.

I saluti istituzionali sono stati sentiti e partecipati: la dott.ssa Giorgia Gargano ha parlato del grande fermento creativo di Lamezia Terme unito ad una concezione alta della letteratura, del cinema e del teatro, che hanno come trait d’union proprio la scrittura (dalla quale i termini vengono permutati nell’uno e nell’altro campo) e il fatto di essere presenti sempre nelle scuole, con un insieme di esperienze straordinario. Ha poi aggiunto che i bandi a cui hanno partecipato le associazioni calabresi hanno foraggiato la cultura calabrese, ma spesso il focus delle attività è stato locale: invece con il Nautilus, e con FareCritica, le attività rendono la Calabria un luogo per la sperimentazione di linguaggi ampi, che proiettano in un territorio più grande, cosa che è linfa per la città per non rischiare di provincializzare la cultura, per non parlarci addosso e autoreferenziali. È poi intervenuto il sindaco Paolo Mascaro, che ha precisato di essere particolarmente felice: perché quando a febbraio 2019 rientrò in carica per 17 giorni, fece la sua prima uscita pubblica alla giornata inaugurale di FareCritica, e adesso torna in carica parlando della nuova edizione. Per quanto riguarda il Nautilus, è contento che guardi lontano: ed essendo all’inizio di una nuova amministrazione, ha voluto lanciare un appello, ovvero che questo sia veramente il momento nel quale si superano le divisioni, senza preclusioni o steccati, sottolineando come l’attuale amministrazione sia aperta veramente a tutto. “Lamezia Terme, ha detto Mascaro, è una città che in questi anni che ci siamo lasciati alle spalle è riuscita a sopravvivere non certo perché guidata, ma perché dal basso vi è stato un mondo associazionistico che ha saputo supplire alle carenze assolute e totali di quelle che dovevano essere le guide direttive del Comune. Mi rivolgo adesso a tutti, anche al mondo politico e non solo a quello associazionistico: è il momento di lasciare da parte le gelosie e le invidie, perché è il momento della svolta. La presenza di Giorgia nella mia giunta è un segnale importante. Io ritorno in questa libreria dopo sole 12 ore, perché questa è la quarta iniziativa aperta al pubblico a cui sono invitato a presenziare e che si tiene in questo luogo così’bello. In quale altra città d’Italia accade qualcosa del genere? In quale altro posto come in questo pullula la cultura con quattro manifestazioni in sette giorni? Dobbiamo prendere esempio da questa pro positività, e ribadisco che le porte della mia amministrazione sono aperte a tutti, sempre.

IL PREMIO NAUTILUS: DA VERNE A OMERO

Franzì ha poi elencato i nomi che faranno parte della Giuria del Premio Letterario: a partire da Andrea Di Consoli, scrittore, giornalista e critico letterario italiano, presidente di Giuria, passando poi alla stessa Persico, e ancora Maria Scaramuzzino (giornalista), Daniela Grandinetti (scrittrice), Ippolita Luzzo (blogger), il M° Francesco Antonio Caporale (artista), e lui stesso, GianLorenzo Franzì (critico cinematografico, giornalista), e Francesco Polopoli (professore). È intervenuta poi la direttrice del Premio: Annamaria Persico, anche editore, è scesa subito nello specifico, precisando che il Premio Nautilus è un premio per racconti inediti, e che nasce dall’associazione Reportage che a sua volta nasce dalla omonima testata lametina del 1962, fondata da Rosario Arcuri e diretta poi da Federico Arcuri. L’obiettivo è quello di cercare autori nuovi, e la partecipazione è gratuita: la premiazione avverrà durante FareCritica, e saranno assegnati, oltre al Primo Premio, anche il Premio Speciale Federico Arcuri dedicato alla comunicazione sociale (per sottolineare la funzione del giornalismo come servizio), il Premio Speciale per le Scuole dedicato a Mattia Guerreri e infine il Premio Speciale Litweb, diretto dalla Luzzo.

Si è poi allacciato al discorso il prof. Polopoli, con alcune interessanti precisazioni etimologiche. Nel momento in cui è stato coinvolto nel Premio, Francesco racconta di essersi fatto subito attrarre dal nome, Nautilus, e dal logo (opera del M° Caporale), perché spesso i logo hanno un logos e una storia. Il Nautilus viene sicuramente da Verne, ed era un sommergibile: ma Nautilus e Nemo sono termini latineggianti, pronomi indefiniti. Sono terminologie letterarie ma rispolverano reminiscenze più classiche.

LA NECESSITA’ DI ESSERE SARTI

Al termine, Franzì ha passato poi la parola al Presidente di Giuria e ospite d’onore della conferenza, ovvero Andrea Di Consoli. Che ha subito precisato di aver accettato di far parte di questa giuria perché quando può fa delle cose in Calabria, perché ha una sfida – e si riallaccia al dato politico lanciato prima da Mascaro. La sfida di capire in che modo si può dare una svolta ad un Mezzogiorno che fatica a fare sintesi fra ideologie, tradizioni e modelli di sviluppo che si va impoverendo, confuso e disordinato. Il suo contributo al Meridione è quindi quello di “sarto”: cioè di persona che tenta di ricucire i tessuti che sembrano lacerati, che sono i territori del Mezzogiorno. Per ricucire anche la frattura generazionale: su questa si gioca il futuro della cultura e della politica, perché affidarsi alla spontaneità dei processi culturali porterà al seppellimento del mondo. La volontà e la progettualità potranno ricucire lo strappo: sono cambiati i linguaggi, sono cambiati gli orizzonti, la trasmissione del sapere si è interrotta e avviene solo su un canale istituzionale. Per il resto, questa frattura è in atto. Ognuno per come può e come sa deve tentare di ricucirla.

Di Consoli si è poi soffermato sul tema di questa seconda edizione del Nautilus, ovvero il viaggio, riportandosi alla tematica di chi va via e chi parte dai luoghi, anche questa una cosa che concettualmente deve essere ricucita. La Calabria deve andare al di là della sua espressione geografica.

 

Per informazioni e regolamento sul Premio Letterario Nautilus:

http://www.reportageonline.it/al-via-la-seconda-edizione-premio-letterario-nazionale-nautilus-bando-e-regolamento-del-concorso/

Foto di Ippolita Luzzo

Valentina Arichetta

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