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Consegnato a Don Gregorio Aiello il Premio Spartenze 2021

3 min di lettura
don Gregorio Aiello

Le missioni cattoliche di lingua italiana nel mondo, così poco conosciute e apprezzate, sono una casa per chi è lontano da casa impedendo la rottura tra la Chiesa di provenienza e quella di arrivo

Nella Cattedrale Maria SS. Achiropita della Diocesi di Rossano-Cariati nel centro storico di Rossano, è stato premiato Don Gregorio Aiello, missionario per la comunità cattolica di lingua italiana in Belgio.

Il Premio Spartenze 2021, consegnato da Mons. Maurizio Aloise e dal direttore del Festival Giuseppe Sommario, omaggia i preti missionari che tanto bene fanno per le comunità italiane all’estero.

La consegna del premio è stata l’occasione per l’incontro dal titolo “Il ruolo delle Missioni Cattoliche di lingua italiana nel mondo” durante il quale S.E. Mons. Maurizio Aloise, Arcivescovo della Diocesi di Rossano-Cariati, ha ricordato la figura di Mons. Antonio Cantisani, vescovo di Rossano-Cariati nel 1971 e dal 1980 vescovo di Squillace, colui che sollevò l’attenzione verso i migranti e che divenne il primo presidente della Migrantes, donando il suo cuore alla pastorale migratoria. «La migrazione di oggi è uno scandalo sociale della modernità», nelle parole del papa c’è il sunto della riflessione di Mons. Aloise sui fenomeni migratori.

Don Giovanni De Robertis, Direttore generale Fondazione Migrantes, ha elogiato l’attività delle missioni cattolica di lingua italiana nel Mondo che sono circa 400. Poco conosciute e apprezzate, esse sono state e sono una casa per chi era ed è lontano da casa, hanno impedito la rottura tra la Chiesa di provenienza e quella di arrivo. Nelle Missioni, anche i giovani italiani possono trovare un punto di appoggio spirituale e umano, ed è quello che ha fatto don Gregorio, distinguendosi per il suo impegno e la sua dedizione. Il Premio di quest’anno è un’occasione per dare un riconoscimento a missionari come don Gregorio che aiutano il 10% degli italiani, quelli che vivono al di fuori dei confini nazionali, senza perdere l’identità e la ricchezza della propria storia.

Don Gregorio, dopo la premiazione avvenuta da Mons. Aloise e il direttore Sommario, ha ricordato il suo percorso con gioia. Un percorso che è iniziato nella sua comunità di provenienza, Palermiti (CZ), per continuare nelle comunità in cui ha fatto appena ordinato, Carlopoli, Panettieri e Castagni, prima di “rinascere” in un luogo nuovo come Belgio, a Genk, dove fu mandato in missione nel 2006. Il calore e l’affetto con cui è stato accolto dagli italiani che risiedevano lì lo ha accompagnato in questi anni. Si dice sereno di continuare la sua missione, ma se dovesse essere chiamato a tornare nella sua Calabria, non si tirerebbe indietro.

L’incontro – moderato dalla responsabile delle comunicazioni sociali della Diocesi Anna Russo – è stato concluso dal direttore del Piccolo Festival delle Spartenze Giuseppe Sommario, che ha omaggiato il lavoro che la Fondazione Migrantes svolge per le comunità italiane all’estero sia con le Missioni, sia con il Rapporto sugli Italiani nel Mondo. Il Direttore ha ricordato come il Festival sia nato per gettare un ponte tra chi è partito e chi è rimasto, e che uno degli scopi prioritari sia quello di cambiare la narrazione sugli italiani all’estero, portando al centro dell’attenzione mediatica e politica la storia, le storie poco raccontate dei tantissimi italiani in giro per il mondo. Invitando ai prossimi eventi del Festival in giro tra varie regioni italiane, ha così chiuso gli eventi dell’anno 2021 con un augurio e un saluto a tutti gli italiani che risiedono all’estero.

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