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Cosenza, confiscati beni per oltre 700 mila euro al reggente della cosca Ruà-Lanzino

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platania - lameziaterme.it

Notificate due misure prevenzionali

Cosenza

La Guardia di Finanza di Cosenza ha confiscato, su disposizione del Tribunale di Cosenza, un patrimonio di oltre 700 mila euro nei confronti dell’esponente di spicco del clan Ruà/Lanzino (Patitucci Francesco) e di un suo parente (De Cicco Giuseppe), intraneo alla stessa cosca.

Le Fiamme Gialle calabresi del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Cosenza hanno dato esecuzione alla misura di prevenzione patrimoniale della confisca, emessa dal Tribunale di Cosenza – Sezione Misure di Prevenzione.

La confisca è avvenuta su richiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro diretta dal Procuratore Capo Gratteri, a seguito di una articolata e complessa attività di accertamento sulla base del Codice Antimafia (D.lgs. 159/2011) svolta dalla Guardia di Finanza di Cosenza e coordinata dal Procuratore Aggiunto Bombardieri.

La normativa prevede l’applicazione delle misure di prevenzione, anche patrimoniali, a carico di soggetti ritenuti, sulla base di elementi di fatto, abitualmente dediti a traffici delittuosi, ovvero che per la loro condotta ed il tenore di vita debba ritenersi che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuosa.

Contestualmente, la Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Cosenza ha dato corso alla misura di prevenzione personale che è il frutto di una dimostrata pericolosa tendenza dei destinatari verso logiche di violenza e sopraffazione.

In particolare nei confronti del Patitucci è stata applicata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di p.s. per la durata di quattro anni con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, mentre nei confronti del De Cicco la sorveglianza speciale per la durata di anni tre.

 

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