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Covid: Fauci, ritorno alla normalità alla fine del 2021

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Anthony Fauci

Anthony Fauci

Lo scienziato: ‘L’influenza complicherà la situazione, tutti dovrebbero vaccinarsi’

“Penso sia un po’ prematuro dire che abbiamo una cura assoluta”. Lo ha detto Anthony Fauci in una intervista a Sky Tg24.

“Gli è stato dato il Regeneron e ha risposto molto bene. Quando si ha un solo caso è molto difficile affermare una volta per tutte che stia migliorando per l’assunzione di anticorpi. E’ possibile che sia il motivo per cui sta andando così bene, ma non ci dimentichiamo che ha assunto anche due altri tipi di farmaci, il Remdesivir e Dexamethasone che è un potente farmaco corticosteroide. Non penso si possa dire che ci sia una cura, a meno che non venga testata su un grande numero di persone, dimostrando statisticamente che, se comparato a un placebo o a nessun trattamento, quella persona si sente meglio“.

“Una delle cose che mi preoccupa maggiormente è che il nostro livello di base di infezione ogni giorno si aggira intorno a 40.000 nuovi casi giornalieri, un numero veramente troppo alto” e “se non invertiamo la rotta e non abbassiamo il livello di infezione, potremmo ritrovarci in guai più seri in autunno e in inverno“. Anche perché in quel periodo comincerà a circolare anche l’influenza, contro la quale “tutti, negli Stati Uniti, in Italia, in Europa, ovunque, dovrebbero vaccinarsi”, ha sottolineato Fauci.

Negli Usa, ha precisato, “la nostra media giornaliera dovrebbe essere ben al di sotto dei diecimila casi al giorno e la ragione per cui dico questo è che ci stiamo avvicinando alle stagioni più fredde dell’anno, l’autunno e l’inverno. Molte attività si spostano al chiuso e questo rende più probabile che un’infezione delle vie aeree si diffonda maggiormente”. Per evitare che questo accada, ha spiegato Fauci, “tutti devono seguire le direttive di salute pubblica: indossare la mascherina ovunque, mantenere una distanza interpersonale di almeno 1,80 metri, cercare di fare attività all’aperto e non al chiuso, come ad esempio cenare nei ristoranti ma all’aperto, lavarsi le mani il più possibile”.

A rendere nei prossimi mesi “la situazione molto più complicata” è il fatto che “il Covid sia in circolazione mentre ci avviciniamo alla stagione influenzale”, perché “avremo contemporaneamente due malattie respiratorie che si diffondono nello stesso periodo. Evitare, quindi, di contrarre l’influenza renderebbe la situazione meno gravosa nel momento in cui si verificheranno gli inevitabili casi di Covid-19, che sicuramente in futuro continueranno a presentarsi o addirittura peggioreranno in autunno e in inverno”. E’ importante, quindi, ha aggiunto, “che tutti facciano il vaccino contro l’influenza stagionale”. Negli Stati Uniti, ha concluso, “la raccomandazione è che chiunque dopo l’età di 6 mesi si vaccini”.

Fauci poi ha corretto il tiro rispetto alle recenti dichiarazioni del presidente Trump sulla pericolosità del Covid. “Quello a cui il presidente Trump si riferiva è che nelle persone più giovani, in particolare nei bambini, l’influenza può essere uguale, se non addirittura peggiore, del Covid-19. Ma quando invece si prende in considerazione l’intera popolazione, non c’è nessun dubbio che il Covid-19 sia una malattia molto più seria dell’influenza stagionale“. Negli Stati Uniti, ha precisato, “l’influenza stagionale uccide circa quindici-venti mila persone ogni anno. Il Covid-19 ha invece già causato la morte di duecentodiecimila americani.

“Devono accadere due cose – ha concluso lo scienziato – la prima è avere un vaccino molto efficace e sicuro e la seconda è che una grossa parte della popolazione si lasci vaccinare. Se si verificheranno queste due cose e se continueremo ad applicare misure in materia di salute pubblica, ritorneremo alla normalità, parlando in maniera prudente, probabilmente alla fine del 2021

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