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Covid oggi Italia, chi rischia la zona gialla: la mappa Ue

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Italia ed Europa alle prese con contagi in rialzo e variante Omicron


La Lombardia “resta in zona bianca”, il Veneto verso la zona gialla “per Natale”, Lazio “attenzionato”, Calabria a rischio.

L’Italia alle prese con coronavirus e variante Omicron fa i conti con l’aumento dei contagi nelle regioni pur rimanendo in condizioni relativamente migliori rispetto al resto d’Europa.

Solo cinque, infatti, le regioni in zona gialla nel Paese secondo la mappa Ecdc che ieri ha fotografato la situazione covid in Ue mentre la nuova variante domina la scena. Cala quindi il numero delle regioni italiane in giallo, colore che indica un rischio medio, nella mappa aggiornata ogni settimana e che serve come ‘bussola’ di riferimento per le restrizioni di viaggio. Umbria, Puglia, Molise, Sicilia e Sardegna sono ancora gialle, tutte le altre sono in rosso a parte Valle d’Aosta, Alto Adige, Veneto e Friuli-Venezia Giulia, che sono in rosso scuro, la fascia di rischio massimo. Tutto il resto d’Europa intanto si tinge di rosso o rosso scuro, fatta eccezioni per tre comunità della Spagna (Estremadura, Madrid e Cantabria), in giallo, e due regioni della Romania.

CHI RISCHIA LA ZONA GIALLA

La Calabria è a forte rischio di passare dalla zona bianca a quella gialla: i valori dell’occupazione dei ricoveri in area medica e in terapia intensiva risultato oltre il limite del 15% e del 10% previsti per far scattare il passaggio di colore. La Calabria ha fatto registrare 16,8% e 11,8% rispettivamente, con un’incidenza settimanale a 119 casi su 100mila. E’ quanto emerge dalla tabella sugli indicatori decisionali del monitoraggio del cabina di regia che si è riunita questa mattina. La Calabria seguirebbe il Friuli Venezia Giulia e la provincia di Bolzano già in zona gialla. La provincia autonoma di Trento, con 14,9% di occupazione per l’area medica e e 16,7% per le terapia intensiva è ad un soffio dalla zona gialla. Ci sono altre regioni e province autonome che superano il parametro limite per le terapie intensive: Liguria, Marche e Veneto.

VENETO VERSO IL GIALLO “A NATALE”

Veneto verso la zona gialla per Natale. Questo lo scenario delineato dal governatore Luca Zaia il 7 dicembre scorso sulla base di numeri legati a contagi e ricoveri. “Questa settimana ipotizziamo di essere ancora in zona bianca, stamani eravamo all’11% per l’occupazione in area non critica. Per gli altri due parametri, incidenza e terapie intensive, abbiamo già sforato. La prossima settimana sarà bianca, ma quella di Natale è molto probabile che sarà gialla”.

“LOMBARDIA RESTA ZONA BIANCA”

Lombardia zona bianca anche la prossima settimana. Lo ha comunicato ieri il presidente della Regione, Attilio Fontana, anticipando l’esito della valutazione sui “dati settimanali che domani (oggi, ndr) la cabina di monitoraggio di Iss e Ministero della Salute”. “L’indice Rt ospedaliero continua a scendere e passa da 1,19 dei sette giorni precedenti a 1,03. Ancora sotto le soglie di allerta le percentuali di occupazione dei posti letto (registrate martedì scorso da Iss) in terapia intensiva, 8 per cento, e area medica, 12 per cento”. Nella Regione ieri ci sono stati 1.486 contagi e 20 morti da ieri secondo l’ultimo bollettino di Protezione Civile e ministero della Salute.

“NEL LAZIO SITUAZIONE DA ATTENZIONARE”

Ieri nel Lazio “su 13.386 tamponi molecolari e 13.815 tamponi antigenici per un totale di 27.201 tamponi, si sono registrati 1.376 nuovi casi positivi (-178). Il valore Rt stabile a 1.06 e l’incidenza in aumento a 190 per 100mila abitanti, ma la velocità dell’incremento subisce un lieve calo rispetto alla settimana precedente (-2%)”. Così nella giornata l’assessore alla Sanità e all’Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato, a conclusione della videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle Asl e Aziende ospedaliere, Policlinici universitari e l’ospedale Pediatrico Bambino Gesù. “La situazione va attenzionata, rimane l’obiettivo del raffreddamento della curva”, ha spiegato D’Amato.

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