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Covid: Spirlì dichiara 2 comuni zona rossa e 7 zona arancione

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Ordinanza del presidente f.f. Spirlì, chiuse anche le scuole

CATANZARO. Il presidente ff della Regione Calabria, Nino Spirlì, ha firmato un’ordinanza che limita gli spostamenti delle persone fisiche e sospende le attività scolastiche in presenza nei Comuni, identificati come “zona rossa”, di Giffone e Caccuri, e nei Comuni, identificati come “zona arancione”, di Mangone, Rovito, Spezzano della Sila, Zumpano, Anoia, Rosarno e Taurianova. Il provvedimento, firmato anche dal delegato del soggetto attuatore, Antonio Belcastro, è in vigore dal 31 ottobre 2020 fino a tutto il 13 novembre 2020.
Per Giffone e Caccuri l’ordinanza dispone “il divieto di allontanamento da parte di tutti gli individui ivi presenti, riducendo drasticamente ogni possibilità di vicinanza fisica e limitando al massimo ogni spostamento”. In ogni caso è vietato “trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”.
Inoltre è previsto il divieto di accesso nel territorio comunale. Il provvedimento “consente, all’interno del territorio interessato, unicamente gli spostamenti ritenuti essenziali” e stabilisce inoltre “la sospensione di tutte le attività commerciali e produttive, ad eccezione di quelle ritenute essenziali, secondo quanto già previsto dalle disposizioni nazionali e regionali in tema di lockdown”.
Per i Comuni di Giffone, Caccuri, Mangone, Spezzano della Sila, Rovito, Zumpano, Anoia, Rosarno e Taurianova l’ordinanza dispone “il divieto di spostamento delle persone fisiche, dalle ore 21,00 alle ore 05,00 del giorno successivo. Sono consentiti soltanto gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, situazioni di necessità, situazioni di urgenza o motivi di salute. Per giustificare gli spostamenti dovrà essere necessario esibire una autodichiarazione”. Inoltre sono sospese “in presenza, le attività scolastiche di ogni ordine e grado, con ricorso alla didattica a distanza, rimettendo in capo alle autorità scolastiche la rimodulazione delle stesse”. (ANSA).

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