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D’Elia. Lamezia Bene Comune: degrado e abbandono in troppi punti del centro

3 min di lettura

Dopo la viabilità, pensiamo alla vivibilità del centro cittadino

Se gli ultimi provvedimenti dell’amministrazione comunale vanno nella direzione positiva di una maggiore pedonalizzazione del centro cittadino almeno nel fine settimana, in linea con quanto da tempo accade nelle maggiori città calabresi, non è più rinviabile un intervento generale sul fronte del decoro urbano sui due corsi Giovanni Nicotera e Numistrano e in generale nel centro cittadino. Dopo la viabilità, ora dobbiamo occuparci della vivibilità del centro: per chi ci vive, per chi lo frequenta ogni giorno, per lanciare un segnale di sostegno alle tante attività di ristorazione che hanno ripreso a pieno ritmo con grandi sacrifici.

Diverse le segnalazioni giunteci da residenti che evidenziano, in diversi punti del centro cittadino, situazioni al limite, che sono un “pugno nell’occhio” in una città che, non solo nel weekend ma durante tutta la settimana, ha ripreso pienamente a vivere, con tanti cittadini che passeggiano sui due corsi tutte le sere e stanno anche riscoprendo il piacere di attraversare a piedi parti del centro storico.

Sul fronte della raccolta differenziata, soprattutto con il caldo, non è più tollerabile che i contenitori dei rifiuti organici delle attività stazionino per diversi giorni sui marciapiedi del corso fino al giorno previsto in calendario per la raccolta.  Soprattutto in questa fase estiva, sollecitiamo una soluzione sostenibile, oltre che dal punto di visto del decoro urbano, sul piano igienico e ambientale, anche pensando, magari per il periodo estivo, a una intensificazione della raccolta dell’organico durante la settimana.

Non è più rinviabile un intervento in alcuni punti oggi nel degrado, tra abbandoni di rifiuti e assenza di manutenzione del verde: dall’area nei pressi della Cattedrale alla villetta vicino alla storica Chiesa di Santa Caterina alla “villetta” di Via Torre, riqualificata da diversi anni con fondi europei nell’ottica di dare uno spazio verde di ritrovo in un luogo suggestivo del centro storico, oggi in preda alle erbacce e ad atti di vandalismo, da diversi mesi recintata a seguito del crollo del muro di sostegno a causa del maltempo.  “Terra di nessuno” è diventata la zona alle spalle dell’ufficio postale di piazza Stocco dove, di fronte al progetto inspiegabilmente fermo dal 2015 del contratto di quartiere che avrebbe dovuto cambiare il volto del centro storico, quell’area, in particolare il piccolo anfiteatro che affaccia sul torrente Canne, è oggi nel più totale abbandono e senza alcuna condizione minima di sicurezza. Cogliamo l’occasione per chiedere all’amministrazione comunale cosa ne sia stato di quel progetto partito nel 2014, visto che diversi locali sono ultimati e potrebbero essere funzionali alle attività associative della città. In ogni caso, non è più rinviabile un’azione di intervento per sottrarre quell’area del centro storico della città all’abbandono e al degrado.

A quella normalità che a poco a poco la nostra città sta riprendendo dopo il lockdown, possa corrispondere una normalità di semplici azioni amministrative di sostegno che rendano più vivibile il centro per chi lo vive ogni giorno come un punto di aggregazione per tutta la comunità

Salvatore D’Elia
(Lamezia bene comune)

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