LameziaTerme.it

Il giornale della tua città



Dopo le tappe ioniche, il XX Peperoncino Jazz conquista il Pollino

4 min di lettura
peppe voltarelli mormanno

L’evento pronto a invadere di note il tirreno cosentino

Prosegue a ritmi serrati l’appassionante itinerario musicale (ma anche turistico e culturale) tracciato nelle più belle località calabresi dal XX Peperoncino Jazz Festival, evento ideato da Sergio Gimigliano e Francesca Panebianco e organizzato dall’associazione culturale Picanto, che nonostante le tante difficoltà e incertezze causate anche quest’anno dalla pandemia ancora in corso, sta riscuotendo ovunque un enorme successo.

Partito lo scorso 20 luglio con il concerto evento che ha visto il super trio composto da John Patitucci, Chris Potter e Brian Blade di scena al Quadrato Compagna di Corigliano Rossano e proseguito nelle più belle località della Sila e sullo Ionio cosentino (con il coinvolgimento del territorio compreso tra Roseto Capo Spulico e Sibari), ospitando, tra gli altri, artisti del calibro di Paul Wertico, Sebastiano Ragusa, Sasà Calabrese, gli Absolute Three, Terje Nordgarden, Davide Shorty, Jesse Davis, Gianluca Guidi, Helen Tseugazi ed Eric Daniel, nei giorni scorsi il XX PJF ha portato i suoi spettatori alla scoperta delle più belle località del Parco Nazionale del Pollino, area protetta più vasta d’Italia, dal 2015 inserita nella prestigiosa rete mondiale degli Unesco Global Geoparks.

Dopo il tributo a Jaco Pastorius a firma dei figli Felix e Julius e del sassofonista spagnolo Luis Santacruz, con cui il 3 agosto scorso è stata inaugurata la “Catasta”, nuovo Hub del Parco a Campotenese, dunque, il festival è tornato nel cuore del Pollino per una intensa “tre giorni” iniziata l’11 agosto all’insegna dello swing e dei più famosi standard jazz mirabilmente eseguiti dal poliedrico polistrumentista (nonché sorprendente cantante) americano Michael Supnick in compagnia del suo quartetto, che grazie alla Pro Loco 2016 presieduta da Teodoro Rossi, a distanza di un decennio dal “Festival del Borgo” ha sancito il ritorno del PJF a Laino.

Il giorno seguente, invece, grazie al presidente del Parco Mimmo Pappaterra (che anche quest’anno ha fortemente voluto che il PJF facesse tappa nella sua città) e alla collaborazione della compagine guidata dal sindaco Giuseppe Regina, coadiuvato dal vicesindaco Paolo Pappaterra e dall’assessore al Turismo e Spettacolo Flavio De Barti è stata una serata da incorniciare per i tantissimi spettatori che ben distanziati e nel pieno rispetto della normativa anti Covid hanno raggiunto la suggestiva location del Faro Votivo di Mormanno, scenario mozzafiato per l’esibizione del vincitore della Targa Tenco 2021 come “Miglior Interprete”: il carismatico cantautore calabrese Peppe Voltarelli, che ha presentato “Planetario”, suo ultimo, splendido, lavoro.

E’ stata poi la volta della splendida serata a doppio set in quel di Plataci, fortemente voluta dal sindaco Francesco Tursi e da un gruppo di jazzofili del luogo capeggiati da Emilio Smilari e Nicola Chidichimo, che ha visto il sassofonista Danilo Guido esibirsi al tramonto al Belvedere, e in serata il quartetto del cantautore Cataldo Perri impegnato nel musicare la lettura di brani tratti dal libro di Carmine Abate “La moto di Scandeberg”.

Dopo una brevissima pausa in occasione del Ferragosto e prima del gran finale in programma a Castrovillari dal 30 agosto al 5 settembre, il XX PJF riprenderà il suo tour dal Tirreno cosentino, sul cui territorio le piccanti note del festival risuoneranno fino a fine agosto.

La prima tappa, in programma lunedì 16 alle ore 22 costituirà un’anteprima della tradizionale “tre giorni” all’insegna del “Cetraro Jazz” e grazie alla collaborazione del Museo dei Bretti e del Mare sarà ospitata nel Giardino di Palazzo Del Trono.

Qui sarà di scena il quartetto capitanato da uno dei più rappresentativi esponenti della scena musicale calabrese – il bassista, cantante e arrangiatore Roberto Musolino (che nel corso della sua prestigiosa carriera ha collaborato con Claudio Baglioni, Toost Thielemans, Gavin Harrison, Karl Potter, Armando Corsi, Marco Rinalduzzi) e composto, altresì, dal talentuoso fisarmonicista Salvatore Cauteruccio, dallo straordinario tastierista Roberto Beghelli Risorto e dal portentoso batterista Francesco Montebello.

Nel corso della serata, che sarà a ingresso libero e in cui si rispetteranno tutte le prescrizioni normative anti Covid (prima fra tutte l’ingresso riservato ai soli possessori di Green Pass), i quattro musicisti proporranno i brani che hanno caratterizzato momenti più o meno importanti della storia della nostra Italia vista con lo sguardo acuto e profondo dei grandi cantautori, da Fossati a Dalla, da Battisti a Pino Daniele, da Lauzi a Tenco, passando per Gino Paoli e Bertoli.

Sarà possibile, nello specifico, ascoltare versioni intime e minimali, ma cariche di pathos, di alcune tra le più belle canzoni italiane, tra cui “Una lunga storia d’amore”, “Anna e Marco”, “Se tu sapessi”, “Guido Piano”, “Mio fratello che guardi il mondo”, “I giardini di marzo”, “Quando”, “Il nostro concerto” e “A muso duro”.

Dopo l’atteso concerto della cantante Ada Montellanico e del chitarrista Andrea Molinari sotto la Torre Normanna di San Marco Argentano (in programma martedì 17 agosto) e la doppia tappa prevista per mercoledì 18 a Villapiana (nel cui centro storico si esibirà la cantante americana Joy Garrison) e a Diamante (che nello splendido giardino dell’Hotel Riviera Bleu ospiterà il trio Moraca/Calabrese/Musolino), dal 19 al 21 agosto il PJF tornerà nella cittadina tirrenica famosa per il suo attrezzato Porto Turistico con l’ormai tradizionale “tre giorni” all’insegna del Cetraro Jazz realizzata con il contributo del Comune guidato dal sindaco Ermanno Cennamo grazie al forte volere dell’assessore ai Grandi Eventi Carmine Quercia, nel corso della quale si esibiranno artisti come il grandissimo pianista e direttore d’orchestra inglese Geoff Westley, Pasquale Stafano Trio e il duo composto dalla cantante  Mafalda Minnozzi e dal chitarrista americano Paul Ricci.

Sempre sul Tirreno, rivivranno, poi, le magiche serate del Laos Jazz Fest di Scalea e quelle a San Nicola Arcella in memoria di Claudio Tommasini realizzate in joint venture con “Un tuffo nel Blues”, oltre a quella in programma a Bonifati all0insegna della IV edizione del “Premio Antigua Musica d’Autore”.

Click to Hide Advanced Floating Content