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A Falerna è lotta contro i proprietari incivili dei cani

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cucciolo cane

Con una nuova ordinanza il sindaco di Falerna espone con maggiore chiarezza le motivazioni che hanno portato alla chiusura di alcune aeree del comune al passeggio dei cani

Si tratta sicuramente di un’ordinanza dettata dalla disperazione nel constatare la situazione di degrado dovuta all’inciviltà di quei proprietari di cani che non si sentono diretti responsabili delle deiezioni dei propri animali.

Potrebbe sembrare una estremizzazione del potere che un’ordinanza ha, ma, come è chiaramente espresso nel documento, i proprietari di animali sono responsabili diretti per i danni da essi arrecati ai terzi e alla collettività comunale e dunque anche al decoro urbano e al degrado igienico sanitario.

Il risultato è che è stato fatto di tutta l’erba un fascio; per gli incivili che non riescono a rispettare le norme basilari della civiltà è scattata un’ordinanza che ha coinvolto la collettività della cittadina marina e di chi ivi avrebbe portato dai paesi limitrofi i propri animali a spasso, con tanto di piantina allegata in cui sono evidenziate le zone no-dogs: il lungo mare, le villette comunali di tutto il territorio, i parchi pubblici e le piste ciclabili.

Un occhio di riguardo è stato espresso nei confronti degli individui diversamente abili dotati di carrozzella che spingono la stessa a mano, ponendole direttamente a contatto con le ruote, lasciando ampio spazio all’immaginazione qualora non si provveda alla rimozione e al lavaggio con disinfettante delle zone usate per i bisogni degli animali domestici.

L’ira degli animalisti non è di certo passata inosservata, a gran voce si urla affinché l’ordinanza sia ritirata, dimenticando però che misure estreme sono intraprese in situazioni altrettanto estreme: si spera che le due parti trovino un punto comune di  risoluzione della vicenda, istituendo magari zone destinate appositamente allo sgambettamento degli amici a quattro-zampe e vigilando su quei padroni che non hanno ancora ben chiaro il concetto di bene comune di un luogo.

Felicia Villella

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