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Fare Critica. “Pezzi” di Ippolita Luzzo ha inaugurato il festival

2 min di lettura

“Pezzi” raccoglie una cernita di post pubblicati sul blog “Ippolita la Regina della Litweb” dal 2012 al 2018.

LAMEZIA.  I dibattiti di Fare Critica, il festival della critica teatrale e cinematografica guidato dal direttore artistico Gian Lorenzo Franzì, sono stati inaugurati dalla blogger Ippolita Luzzo con il suo libro Pezzi dal regno della litweb (Città del Sole, 2018).

Per Ippolita Luzzo fare cultura significa promuovere l’incontro, la relazione, l’idea del noi. Con queste parole Armando Canzoniere, moderatore degli incontri teatrali, ha salutato la blogger della Litweb e il suo lavoro che raccoglie una cernita di post pubblicati sul blog “Ippolita la Regina della Litweb” dal 2012 al 2018. Il volume, curato da Letizia Cuzzola che ha selezionato i testi, deve il suo titolo al fatto che di pezzi parla l’autrice riferendosi alle proprie riflessioni sulla società, sui libri, sul cinema, sul teatro e sull’arte.

A tracciare una dettagliata analisi dell’opera è intervenuta la critica d’arte Teodolinda Coltellaro la quale ha sottolineato come questo lavoro possa essere inteso alla stregua di una lettura su più livelli. “I pezzi di Ippolita Luzzo sono veloci, intensi, creativi e immediati. Scavano e producono degli eventi”. Tant’è che, attraverso questi scritti che, secondo la Coltellaro, sono in realtà dei frammenti di un tutto più complesso quale è appunto la contemporaneità,  il blog della Luzzo si presenta come una finestra sul mondo. “Ippolita Luzzo scrive immersa in un determinato contesto, tuttavia i suoi pezzi non sono intrisi di localismo, infatti pur essendo locali essi hanno un respiro globale. Si può affermare, nel leggerli, che l’autrice legga il mondo a partire dalla propria esperienza”.

L’autrice, che mai avrebbe pensato di passare dal web alla carta, si è mostrata soddisfatta del lavoro dalla curatrice Letizia Cozzola.

L’incontro è stato arricchito dalle letture di alcuni “pezzi” curate dall’attrice Alessandra Caruso.

Daniela Lucia

 

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