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La fiera di San Biagio si deve fare. Domani una delegazione di cittadini dai commissari prefettizi

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Sono stati in tantissimi i lametini che hanno partecipato all’incontro pubblico al caffè letterario “Bar del popolo” in corso Eroi di Sapri, sul tema “Lamezia città bloccata dalla burocrazia”.

fiera di San BiagioL’iniziativa è stata organizzata dagli ex consiglieri comunali Mimmo Gianturco e Francesco Ruberto con l’intento di discutere delle varie criticità che stanno affliggendo la città, alle prese con uno dei periodi più difficili della sua storia recente.
Emergenza acqua e rifiuti, chiusura degli impianti sportivi e dei teatri, soppressione della fiera di San Biagio. Queste le problematiche poste all’attenzione dei lametini intervenuti dai due ex consiglieri comunali.
A conclusione dell’incontro, caratterizzato da un dibattito acceso e vivace, si deciso di costituire un’assemblea permanente per non spegnere i riflettori su una città che vive una situazione di profonda crisi, economica, politica e sociale.
Inoltre si è deciso che domani, lunedì 29 gennaio alle 9.30, una delegazione di cittadini affiancati dai due ex consiglieri promotori dell’iniziativa si recheranno negli uffici comunali di via Perugini.
La prima problematica che si vuole attenzionare è quella della fiera di San Biagio. I lametini proprio non accettano che la manifestazione fieristica sia stata soppressa.
Nei giorni scorsi, infatti, è stata resa pubblica un’ordinanza comunale che vieta lo svolgimento della fiera perché non vi sarebbero le condizioni di ‘safety e security’ imposte dalle disposizioni della circolare Gabrielli emessa nel luglio 2017.
La finalità dell’incontro di domani è quella di sollecitare i commissari e i dirigenti del Comune ad ovviare al problema e quindi di rendere possibile lo svolgimento della manifestazione fieristica.

Il problema esiste – è stato ribadito nell’assemblea pubblica al caffè letterario – ma certo non possiamo permetterci di fermare tutta una città davanti ai cavilli e alle pastoie burocratiche.
I problemi si possono e si devono risolvere. Il fatto che il Comune sia stato sciolto per mafia non vuol dire che siamo tutti mafiosi e che la città deve morire.
I lametini onesti sono tantissimi e la voglia di vedere rinascere Lamezia è più forte che mai!”.

Redazione

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