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Furgiuele: stati generali Lega ulteriore momento costituente

3 min di lettura
domenico furgiuele

Gli stati generali della Lega calabrese, previsti per il 4, 5 e 6 giugno prossimi, saranno un ulteriore momento costituente del partito in Calabria, agevolato anche dalla consapevolezza che l’attenuazione progressiva della crisi pandemica favorirà il ritorno alla normalità

Comunicato Stampa

Donne e uomini impegnati alla costruzione di un progetto di governo regionale di sana rottura rispetto al passato, si ritroveranno a Zambrone per mettere nero su bianco idee di sviluppo concreto per la nostra regione, ma anche per cementare un gruppo dirigente di valore, e di valori che ha grande voglia di aprire cantieri di confronto in tutta la regione.

Perché la politica, quella vera, è contatto costante, e non episodico, con i territori.

È vero, in autunno ci misureremo con la scadenza delle elezioni regionali, che per la Lega rappresenta un banco di prova assai importante, ma noi stiamo già radicando un partito, che dopo qualche fase di fisiologico smarrimento dovuto anche alla crisi pandemica, saprà essere riferimento quotidiano per la Calabria migliore, lontano mille miglia dalla logica deteriore del comitato elettorale mordi e fuggi che tanto ha nuociuto alla politica.

Finalmente comincia a vedersi in campo una squadra, ciascuno dei cui componenti ha il proprio ruolo, la propria capacità di incastro con gli altri, e non è poco.

Conoscersi significa capirsi, aiuta a consolidare quel senso di appartenenza divenuto merce rara nel panorama delle aggregazioni partitiche e movimentistiche, fattore indispensabile per progettare le politiche del prossimo futuro.

Da qui il senso dei tavoli tematici su cui scriveremo chiaramente i nostri intendimenti per lo sviluppo della Calabria.

Lo faremo nella certezza assoluta che le risorse comunitarie siano una occasione irripetibile per svoltare, e non consentitemo alla inconcludenza di certa burocrazia regionale di vanificarle o peggio impiegarle male.

Non consegneremo le chiavi di un motore di sviluppo a chi ha dimostrato in passato di non saper guidare la macchina.

Concorsi e selezioni pubbliche, nel rispetto della Costituzione e delle normative sulla trasparenza e sul merito, dovranno consentire alla Calabria di rinnovare la propria disagiata dorsale amministrativa con l’apporto di energie nuove, in grado di superare la sciatteria di parte di un sistema amministrativo che, insieme, alla malapolitica è sempre stato il cancro di questa regione.

Non c’è ripresa senza donne e uomini preparati, non può esservi svolta se affidiamo il futuro a chi lo ha già disonorato in passato.

Sull’impianto dirigenziale che dovrà gestire le risorse a tutti i livelli darò battaglia, insieme ai miei amici di partito.

I Dirigenti e i funzionari che hanno sempre nascosto le loro colpe dietro quelle ben note della politica, sappiano che non gli daremo tregua, e che spazzeremo via, sia nella regione Calabria, che nelle comunità locali i santuari della autoreferenzialità.

Perché sui fondi comunitari non si scherza più, perché vogliamo svoltare.

E svoltare, in Calabria, significa riempire di cantieri la nostra terra secondo un progetto integrato che preveda il completamento delle infrastrutture viarie lungo le direttrici jonica e tirrenica ; realizzare il ponte sullo stretto, a favore del quale continueremo a batterci poiché non esistono più gli impedimenti grettamente ideologici del passato ; significa fiscalità di favore per l’occupazione con annessa valorizzazione delle Zes; rilancio in grande stile del turismo con la “Calabria dei percorsi”, un’idea che faccia della nostra terra una mappa vivente ricca di comprensori o distretti tematici che consentano ai visitatori di cogliere le peculiarità di ogni singolo territorio.

Ma c’è tanto altro da consegnare alla nostra piattaforma programmatica che sarà aperto al contributo di chi vuole davvero cambiare la Calabria.

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