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Gioia Tauro, Di Maio: lo Stato restituisca la vita a De Masi

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Da sinistra il colonello Battaglia, colonnello Urbani, il questore Raffaele Grassi, il ministro Alfonso Bonafede, l'imprenditore Saffioti, il prefetto Michele Di Bari, il ministro Luigi Di Maio, l'imprenditore Nino De Masi posano per una foto di gruppo durante la visita dei ministri Di Maio e Bonafede presso lo stabilimento dell'imprenditore De Masi nell'area portuale di Gioia Tauro. ANSA/Marco Costantino

GIOIA TAURO. “Lo Stato deve restituire la sua vita a Nino De Masi. Fa effetto vedere una camionetta dell’Esercito davanti alla sua impresa. E deve ridargli la possibilità di accesso al credito. La criminalità deve sapere che chi tocca De Masi tocca il Governo e lo Stato e avrà pesanti conseguenze”. A dirlo il vicepremier Luigi Di Maio a conclusione della visita nello stabilimento dell’imprenditore calabrese da anni minacciato dalla ‘ndrangheta. Di Maio ha visitato lo stabilimento insieme al Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, che ha definito De Masi “un imprenditore servitore dello Stato che da’ speranza alla società civile”.
Luigi Di Maio ha avuto anche un incontro con il commissario straordinario dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli, secondo il quale lo scambio di vedute col Vicepremier é stato caratterizzato da “toni molto cordiali” e si è rivelato “molto proficuo”.

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