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Giustizia. Tar: nel 2020 meno ricorsi per effetto della pandemia

2 min di lettura
Tar Calabria

La sede del Tribunale amministrativo regionale della Calabria a Catanzaro

Presidente: contenzioso in aumento su ordinanze chiusure

CATANZARO. La pandemia esplosa nei primissimi mesi del 2020 e proseguita per tutto l’anno, ha ridotto il numero di ricorsi presentati al Tribunale amministrativo regionale di Catanzaro.

E’ quanto emerge dalla relazione redatta in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario 2021 dal presidente Giancarlo Pennetti.

Il documento, a causa delle limitazioni imposte dalla situazione epidemiologica è stato reso pubblico nell’impossibilità di leggerlo nella tradizionale cerimonia in presenza.

Sono stati 1597 i ricorsi presentati nell’ultimo anno, in luogo dei 1962 del 2019, con un calo di 365. “La diminuzione – ha spiegato il presidente Pennetti – riguarda in particolare due voci importanti: le ‘autorizzazioni e concessioni’ e le ‘esecuzioni del giudicato’. Rispetto all’anno precedente la prima materia registra 85 ricorsi in meno mentre la seconda ne conta 108 in meno.

E’ pure significativo il calo dei ricorsi di ottemperanza in quanto rimanda sia alla persistente grave situazione finanziaria di non pochi enti locali calabresi, sia a quella, di diversi enti sanitari, Asp. e aziende ospedaliere.

Per stare alle materie – ha aggiunto il presidente Pennetti – si pensi ai ben 61 ricorsi presentati nel 2020, a fronte dei 9 del 2019, di impugnativa di ordinanze contingibili ed urgenti.

Trattasi di controversie inerenti l’impugnativa d’una congerie articolata ed eterogenea di provvedimenti fra le quali rientrano sia l’ordinanza regionale che consentiva in Calabria la ripresa delle attività di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all’aperto, sia quella, sempre regionale, che disponeva l’obbligo di vaccinazione antinfluenzale a carico di alcune categorie di soggetti, sia quelle che, specialmente nei primi mesi di lockdown, disponevano misure di isolamento domiciliare per ragioni sanitarie e sia quelle che, sempre adottate all’insegna dell’emergenza epidemica, hanno interessato il tormentato tema delle scuole.

I decreti cautelari presidenziali sono stati infatti ben 276 a fronte dei 142 del 2019 mentre le ordinanze cautelari sono state 420 a fronte delle 381 del 2019”. (ANSA).

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