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… Che una grande bellezza si mostri

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Si è conclusa tra lo sfavillio delle paillettes degli abiti di Anton Giulio Grande la quarta edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico al liceo Fiorentino di Lamezia Terme.
grande bellezzaUna serata dedicata alla Donna: donna violata, donna operosa e infine celebrata dai versi dell’ode a Selene dello pseudo Omero, interpretata dagli studenti del laboratorio teatrale sotto la guida di Teatrop.
Il momento dedicato allo stilista, momento clou della serata, è stato così coinvolgente che non ha poi permesso lo svolgimento delle altre attività in programma, come l’osservazione astronomica, rimandata ad un successivo appuntamento.
L’intervista allo stilista di fama internazionale, con domande poste anche dagli studenti e dal pubblico, ha rilevato un tono colloquiale e familiare.
La stessa scuola, che qualche anno fa aveva accolto il taciturno adolescente con una strana passione, oggi ospita un personaggio di successo.
Due le idee chiave che si possono estrapolare dalla lunga intervista:
1) L’importanza che ha avuto la cultura classica per la sua formazione nel favorire uno spirito critico, un’apertura mentale, nell’affinare anche la propria sensibilità estetica.
Ancora oggi è importante accostarsi al mondo classico per riscoprire valori di pietas, humanitas, che sono alla base delle idee di democrazia, giustizia, tolleranza e solidarietà.
E, infine, ha sollecitato gli studenti a riconoscere che la cultura classica è sempre attuale: la si può riconoscere nei versi dei poeti quali Saffo, Alceo, e anche nella tragedia greca è possibile contemplare orrori sempre troppo attuali.
2) L’importanza del legame con un luogo, una storia familiare, locale; sentire di appartenere a una realtà storicizzata con tradizioni e forme codificate, riconosciute. Un punto di ancoraggio che dà origine e direzione alla propria attività artistica e lavorativa.

Si capisce quando una passione è sostenuta da una sapienza antica“, ha affermato AGG, nel corso della serata. Durante la manifestazione è stata dedicata attenzione anche agli studenti della scuola media che hanno partecipato al mito quiz e, guidati dagli studenti liceali, hanno potuto visitare i laboratori della scuola.
Infine, si ricorda che, come tutti gli eventi, si è trattato di un’opera collettiva. Tante sono state le figure in ombra, silenziose e laboriose che hanno permesso la riuscita dell’iniziativa: il personale ata, i tecnici, i docenti del liceo artistico (discipline pittoriche, plastiche e di laboratorio), i docenti del liceo classico impegnati nelle varie attività e, soprattutto gli studenti che con il loro entusiasmo e la loro forza sostengono la scuola tutta.

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